Di Mauro Speranza
Investing.com – Settimana decisiva per il governo di Giuseppe Conte, con il Premier che si presenterà oggi alla Camera (ore 12) e domani al Senato per il voto di fiducia dopo che Italia Viva ha aperto la crisi di governo.
Oggi Conte parlerà a Montecitorio con all’ordine del giorno le “comunicazioni sulla situazione politica in atto” e si prevede che faccia appello ai parlamentari per evitare una crisi che aprirebbe scenari per ora difficili da immaginare, da un nuovo esecutivo ad un 'rimpasto', fino alle elezioni politiche da tenere in piena terza ondata da Covid 19.
La ricerca dei ‘costruttori’
Il Premier ha dunque deciso di andare ‘a caccia’ di parlamentari che in questi giorni sono stati definiti “costruttori”, superando la vecchia definizione di ‘Responsabili’.
Il fronte di Italia Viva, intanto, aveva già perso pezzi, dopo l’annuncio dei deputati Vito De Filippo e Michela Rostan di sostenere il governo, mentre Pd e M5S escludevano la possibilità di accogliere in maggioranza nuovamente il partito di Matteo Renzi.
"Renzi ha compiuto un errore e la porta è aperta alle persone che vogliono dare speranza al Paese e votano la fiducia al governo", dichiarava Zingaretti.
Lo stop arriva nonostante l’apertura di queste ore da parte dello stesso Renzi, il quale si era detto pronto a discutere "con Conte, Zingaretti, con chiunque, purché si mettano al centro le cose da fare".
Se alla Camera la maggioranza appare scontata, ma non altrettanto scontata appare la maggioranza assoluta, al Senato i numeri ballano ancora e la 'caccia' ai singoli senatori è ancora aperta da una parte e dall'altra della barricata.
L’obiettivo per il governo Conte è di arrivare a 161 senatori: c’è chi parla di 155 sì certi per l’esecutivo, altri minimizzano a 151, nulla è dato per scontato
Le tappe della crisi parlamentare
Alle 12 il Presidente del Consiglio svolgerà le comunicazioni che potrete seguire in DIRETTA nel video di seguito.
Successivamente, il programma prevede il dibattito, la sanificazione dell’aula e alle 17 la replica del premier, infine le dichiarazioni di voto e la fiducia per appello nominale.
Martedì l’aula più insidiosa per l’esecutivo, quella del Senato, dove Conte si presenterà alle 9,30 per ricevere l’esito del voto di fiducia verso le 20.