LONDRA (Reuters) - Sette parlamentari laburisti hanno lasciato oggi il partito a causa dell'approccio del leader Jeremy Corbyn alla Brexit e accusandolo di aver permesso la crescita di un sentimento antisemita all'interno del partito. Nelle parole dei fuoriusciti, la policy del partito è stata "dirottata dalla politica dell'estrema sinistra".
Si tratta di una prova concreta della frustrazione che sta montando nel partito sulla riluttanza di Corbyn a cambiare la sua strategia sulla Brexit e sul rifiuto di cominciare una campagna elettorale per un secondo referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea.
"La prova del tradimento del partito laburista nei confronti dell'Europa è ora visibile a tutti. Si sta prestando a rendere operativa la Brexit negoziata da questo governo, continuando a non concedere al popolo una decisione finale", ha detto il parlamentare Chris Leslie.
Secondo una fonte, a questo gruppo di fuoriusciti potrebbe seguire una seconda ondata di abbandoni.
Corbyn per ora ha scelto di tenere la possibilità di un secondo referendum "sul tavolo" nel caso in cui il governo May non dovesse riuscire a concludere un accordo con Bruxelles che sia approvato anche dal Parlamento. La sua prima scelta sarebbero però le elezioni anticipate.
Corbyn è stato anche accusato da alcuni parlamentari di non aver saputo gestire il problema dell'antisemitismo all'interno del partito.