di Crispian Balmer e Angelo Amante
ROMA (Reuters) - L'ex premier Matteo Renzi ha minacciato ieri una resa dei conti nel governo sulla contestata riforma della giustizia, ma ha minimizzato sulla possibilità di lasciare la maggioranza.
Renzi è a capo di Italia Viva, che ha un sostegno minimo nei sondaggi ma ha i numeri per affondare il governo di Giuseppe Conte in Parlamento, e sta usando questa leva per cercare di ottenere maggiore visibilità.
Conosciuto per essere un politico pragmatico, Renzi ha derubricato i rumour secondo cui avrebbe fatto una serie di richieste per restare nella coalizione, ma ha ribadito la minaccia di sfiduciare il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, se non metterà mano alla sua riforma nella parte che riguarda la prescrizione.
"Spero che il buon senso prevalga", ha detto Renzi ieri sera a Porta a Porta su Rai1, aggiungendo di essere pronto a sfiduciare il ministro pentastellato se non proporrà una soluzione convincente sulla prescrizione entro metà aprile.
Ad accrescere le tensioni con il M5s anche la richiesta di abolire il reddito di cittadinanza, misura bandiera dei grillini.
Renzi ha riconosciuto che un prossimo referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari, che quasi certamente passerà e quindi comporterà una nuova legge elettorale, rende improbabile che l'Italia possa tenere nuove elezioni prima del 2021. E ha proposto l'elezione diretta del premier.
L'ex presidente del Consiglio ha detto che il governo dovrebbe utilizzare questo tempo per lavorare con i partiti dell'opposizione alla stesura di riforme costituzionali radicali, cosa che ha cercato di fare quando era capo del governo, ma che alla fine ha portato alla sua caduta nel 2016.