È arrivato il momento di rivedere l'asset allocation?

 | 27.02.2023 10:18

Quando i tassi di interesse erano prossimi allo zero, era facile aumentare le allocazioni azionarie. Il calcolo diventa più difficile dopo un anno di rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Alcuni credono che stia soffiando un vento di coda favorevole per le obbligazioni, in particolare per una strategia buy-and-hold con i Treasury. Jim Bianco di Bianco Research ha sottolineato questa settimana l’idea che l’acquisto di Treasury negli ultimi tempi, sfruttando i rendimenti attuali nettamente più elevati, offre un’opportunità mai vista negli ultimi anni.

“Si possono ottenere due terzi dell’apprezzamento a lungo termine del mercato azionario senza alcun rischio”, ha affermato Bianco.

L’osservazione è giusta, ma decidere come o se aumentare la ponderazione delle obbligazioni, in particolare dei Treasury, richiede un’analisi ponderata. Certo, un rendimento decennal al 3,88% (al 23 febbraio) è vicino al livello più alto in più di un decennio e un mondo al di sopra del minimo del 2020 di circa lo 0,5%. Cosa c’è di strano?

Ma per decidere quanto detenere in Treasury occorre pensare a qualcosa di più dei rendimenti. Bisogna anche tenere conto del proprio orizzonte temporale, della tolleranza al rischio e di altre variabili specifiche. È importante anche formulare alcune ipotesi sull’andamento dei rendimenti azionari in un orizzonte temporale rilevante rispetto alle scadenze obbligazionarie preferite. Un buon punto di partenza è il confronto tra il mercato azionario statunitense (indice S&P 500) su base decennale e l’acquisto e la detenzione di un buono del Tesoro a 10 anni, come riassunto nel grafico seguente per i risultati ottenuti a partire dai primi anni Sessanta.