2 ETF per approfittare del cambiamento delle abitudini lavorative

 | 17.12.2021 11:58

Il COVID-19 ha comportato dei considerevoli cambiamenti del modo in cui vivono, lavorano e studiano le centinaia di milioni di cittadini globali. Un fenomeno che ha attirato molta attenzione è la “Great Resignation”, un termine utilizzato per riferirsi all’alto numero di persone, soprattutto negli Stati Uniti, che stanno decidendo di licenziarsi.

Secondo i recenti dati dello US Bureau of Labor Statistics, il che fanno “il grande passo e lasciano il lavoro senza un piano B”.

Ovviamente, le persone lasciano il lavoro per motivi diversi. Tuttavia, nel 2021 si è registrato un trend secondo il quale un numero record di persone sta cambiando “lavoro ad un tasso accelerato, alla ricerca di un miglioramento in termini di compensi, benefit o equilibrio lavoro-vita privata”.

È difficile sapere se la Great Resignation proseguirà nel 2022. Se così dovesse essere, possiamo aspettarci che molti di coloro che lasciano il proprio lavoro cerchino altre carriere. Di conseguenza, oggi parleremo di due ETF che potrebbero trarre vantaggio da un aumento di questo trend nei prossimi mesi.

1. SoFi Gig Economy ETF

  • Prezzo attuale: 28,56 dollari
  • Range su 52 settimane: 28,37 - 48,58 dollari
  • Rendimento dividendo: 0,42%
  • Percentuale di spesa: 0,59% all’anno

Un’importante conseguenza della Great Resignation sarà probabilmente la crescita della cosiddetta gig economy , ossia “l’uso di collaboratori esterni, freelance, lavoratori a contratto ed altri lavoratori temporanei. Solitamente, questi lavoratori si connettono con i clienti tramite una piattaforma online”.

I dati suggeriscono che la gig economy globale al momento vale circa 350 miliardi di dollari. “Negli USA, il 44% dei lavoratori indipendenti considera il lavoro freelance la principale fonte di reddito, con il 60% dei lavoratori impegnati in attività freelance almeno settimanalmente”.

Il SoFi Gig Economy ETF (NASDAQ:GIGE) offre accesso ad aziende che si trovano al centro della gig economy. Ha cominciato gli scambi nel maggio 2019.