Tezcan Gecgil/Investing.com | 22.07.2022 15:17
La conversione di ETF che vede un aumento dell’interesse degli investitori e degli afflussi di capitale.
Secondo una ricerca:
“Il settore globale degli ETF presenta 10.483 prodotti, con 21.604 quotazioni, asset di 8,86 mila miliardi di dollari, da 644 fornitori su 80 piazze in 63 paesi a fine giugno”.
Gli investitori spesso preferiscono gli ETF ai fondi comuni di investimento per i minori costi operativi, il trading flessibile, la maggiore trasparenza e la potenziale efficienza fiscale nei conti tassabili.
Nel 2021, Harbor Capital Advisors hanno convertito vari fondi comuni di investimento in ETF.
Più di recente, JP Morgan (NYSE:JPM) Asset Management ha convertito quattro dei suoi fondi comuni in ETF attivi, con circa 9 miliardi di dollari di asset combinati in gestione. Oggi parleremo di due di questi ETF.
1. JPMorgan Realty Income ETF
I real estate investment trust (REIT) attirano l’attenzione degli investitori come scelta difensiva contro l’inflazione. Recenti dati indicano :
“I REIT sono scesi di solo il 5,9% rispetto alla fine di giugno 2021, mentre l’S&P 500 è sceso del 10,6%”.
Il nostro primo fondo, JPMorgan Realty Income ETF (NYSE:JPRE) offre esposizione a REIT USA con solidi dati finanziari, ricavi operativi ed allettante potenziale di crescita.
Questo fondo gestito attivamente è stato convertito dal JPMorgan Realty Income Fund a maggio e replica l’indice MSCI US REIT Index.
JPRE al momento possiede le azioni di 30 titoli, con i primi 10 che rappresentano quasi il 60% dei 952,6 milioni di dollari di asset netti.
In termini di segmenti REIT, troviamo appartamenti (34,3%), diversificati (18,1%), industriali (13,5%), sanitari (10,2%), e magazzini (7,5%).
Tra i nomi più importanti ci sono Prologis (NYSE:PLD); Public Storage (NYSE:PSA); Equinix (NASDAQ:EQIX); Sun Communities (NYSE:SUI), e Realty Income (NYSE:O).
JPRE ha visto un recente minimo il 14 giugno ma si è ripreso di circa il 6% da allora. I lettori interessati ad aggiungere i REIT ai portafogli a lungo termine dovrebbero approfondire questo ETF.
2. JPMorgan International Research Enhanced Equity ETF
Il nostro prossimo fondo è JPMorgan International Research Enhanced Equity ETF (NYSE:JIRE), che punta ad un apprezzamento del capitale a lungo termine investendo su aziende dei mercati sviluppati, Nord America escluso. JIRE è stato convertito a giugno dal JPMorgan International Research Enhanced Equity Fund, un fondo attivo dal 28 ottobre 1992. Replica i ritorni dell’indice MSCI Europe, Australasia, Far East (EAFE) Index.
L’ETF al momento ha un paniere di 218 titoli, di cui oltre un quinto arriva dal Giappone. Seguono Regno Unito (15,7%), Francia (12%), e Svizzera (11,3%).
I finanziari hanno la fetta maggiore, con il 18%. Troviamo poi sanitari (13,7%), industriali (13,3%), beni di consumo voluttuari (11,3%) e beni di prima necessità (10,8%).
I primi 10 titoli rappresentano circa il 17% dei 5,3 miliardi di dollari di asset netti. Tra le società più importanti ci sono Nestlé (OTC:NSRGY) e Roche (OTC:RHHBY); Novo Nordisk (NYSE:NVO); ASML (NASDAQ:ASML), e LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton (OTC:LVMUY).
JIRE al momento oscilla vicino al massimo storico del 14 luglio. Chi cerca esposizione ai mercati sviluppati al di fuori degli USA dovrebbe tenere d’occhio questo fondo.
Nota: Al momento della pubblicazione, Tezcan Gecgil, Ph.D, non ha posizioni su nessuno degli asset menzionati nell’articolo.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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