Ismael De La Cruz | 13.01.2023 10:00
Dopo un 2022 davvero impegnativo, i primi segnali ci suggeriscono che il 2023 non sarà una passeggiata. Ma c’è ancora speranza: anche in un contesto di inflazione elevata, tassi di interesse e rallentamento della crescita economica, esistono opzioni di investimento interessanti che possono aiutarvi a proteggere il vostro capitale e muovervi nel mercato azionario in maniera migliore rispetto all’investitore medio non informato.
Ecco due idee che possono aiutarvi a mettere al sicuro i profitti mantenendo un’esposizione a basso rischio:
1. Oro
L’oro attira molto in alcune circostanze. Se il livello di inflazione è più elevato del solito e se ci sono timori per l’economia in generale, o il dollaro USA si indebolisce, l’oro è generalmente favorito.
Questo implica che, in tre specifiche circostanze, l’oro tende ad andare bene visto che è un investimento rifugio:
Nel 2023 potrebbe verificarsi una combinazione di tutti questi fattori. E abbiamo molte ragioni per credere che quest’anno potrebbe essere l’anno dell’oro.
2. Dogs of the Dow
Si tratta di una strategia davvero semplice. Consiste nel prendere le 10 società quotate sul Dow Jones Industrial Average (ma funziona anche con qualsiasi altro indice di borsa), che hanno il rendimento da dividendo più alto alla chiusura dell’ultima sessione di trading dell’anno.
Acquistate le azioni di queste 10 società, ripartite equamente tra di esse e mantenetele nel portafoglio per tutto l’anno.
Questa strategia funziona? Sì! Se aveste seguito questa strategia nel 2022, il risultato sarebbe stato questo:
Nel 2022, il vostro rendimento sarebbe stato del 2,2%, il che non è per niente male considerando che il Dow Jones è sceso dell’8,78%, l’S&P 500 del 19,44% e l’Nasdaq 100 del 32,91%, per non parlare dell’Europa, con tutti i suoi indici in rosso dal 5,56% al 13,31%.
Nel 2021 il vostro rendimento sarebbe stato del 16,30%. Dal 1957 al 2003, il rendimento medio annuo è stato del 14%, superando quello del Dow Jones, pari all’11%.
Per il 2023, i 10 titoli del Dow Jones sarebbero:
Nota: L’autore non possiede nessuno dei titoli menzionati nel presente articolo.
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