Tezcan Gecgil/Investing.com | 28.07.2022 16:14
Ci sono circa due maggiori fornitori di ETF e Fidelity è un altro importante asset manager, con AUM di oltre 30 miliardi di dollari nei suoi ETF.
1. Fidelity New Millennium ETF
Il nostro primo fondo è un ETF non trasparente, Fidelity New Millennium ETF (NYSE:FMIL). I gestori del fondo puntano ad identificare i primi segnali di cambiamento a lungo termine sul mercato per investire su aziende che potrebbero beneficiare di potenziali opportunità. Questi fondi gestiti attivamente non svelano i loro possedimenti quotidianamente.
FMIL, che replica l’indice S&P 500 TR USD Index, investe su 126 nomi. Il fondo ha cominciato gli scambi nel giugno 2020 e gli asset netti sono pari a 52,5 milioni di dollari. Si tratta di un fondo relativamente nuovo e piccolo.
Oltre un quarto del portafoglio è rappresentato dai primi 10 nomi. Tra questi ci sono Exxon Mobil (NYSE:XOM); EQT (NYSE:EQT); Bristol-Myers Squibb (NYSE:BMY); General Electric (NYSE:GE), e Bank of America (NYSE:BAC).
FMIL è sceso del 5,3% sull’anno in corso (YTD). In confronto, l’indice S&P 500 ha perso il 15,6%.
I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 14,01x e 2,23x. Crediamo che FMIL meriti ulteriore due diligence.
2. Fidelity NASDAQ Composite Index ETF
Il secondo fondo è Fidelity NASDAQ Composite Index ETF (NASDAQ:ONEQ), che replica i ritorni dell’indice NASDAQ Composite. Il fondo è stato lanciato nel settembre 2003.
ONEQ al momento possiede le azioni di oltre 1.000 titoli. In termini di sotto-settori, troviamo: IT (29%), beni di consumo voluttuari (15,34%), servizi di comunicazione (15,26%) e sanità (8,77%).
I primi dieci nomi rappresentano oltre metà degli asset netti di 3,6 miliardi di dollari. In cima alla lista ci sono Apple (NASDAQ:AAPL), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Amazon (NASDAQ:AMZN), Alphabet (NASDAQ:GOOGL), e Tesla (NASDAQ:TSLA).
Gli investitori con un portafoglio in grado di gestire la volatilità sul breve termine potrebbero considerare un fondo focalizzato sulla crescita come ONEQ. Finora, nel 2022, ONEQ ha perso il 22,6% del suo valore. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 20,49x e 4,65x.
Fidelity Small-Mid Factor ETF (FSMD)
Il nostro ultimo fondo è Fidelity Small-Mid Factor (NYSE:FSMD), che investe su società small e mid-cap USA. I gestori del fondo preferiscono titoli con slancio di prezzo positivo, solidi dati finanziari e minore volatilità rispetto al mercato. Il fondo ha cominciato gli scambi nel febbraio 2019 e gli asset netti ammontano a 3,6 miliardi di dollari.
FSMD, che replica i ritorni dell’indice Fidelity U.S. Extended Investable Market Index, al momento investe su 599 nomi. I primi 10 rappresentano meno del 4% del portafoglio.
Gli industriali hanno la fetta maggiore, il 16,82%. Seguono finanziari (15,90%), IT (14,12%), sanitari (13,43%), beni di consumo voluttuari (12,15%) e immobiliari (7,76%).
Tra i nomi principali troviamo W. R. Berkley (NYSE:WRB); APA (NASDAQ:APA); First Horizon (NYSE:FHN); Leidos Holdings (NYSE:LDOS), e Jack Henry & Associates (NASDAQ:JKHY).
FSMD ha perso circa il 10,6% del suo valore dall’inizio dell’anno. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 10,96x e 1,98x. I lettori interessati ad investire su small e mid-cap potrebbero considerare FSMD intorno a questi livelli.
Precisazione: Al momento della pubblicazione, Tezcan Gecgil, Ph.D, non ha posizioni su nessuno degli asset menzionati nell’articolo.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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