3 fattori che potrebbero aumentare la volatilità dell’inflazione nel prossimo decennio

 | 21.11.2023 16:23

Dimenticatevi l’inflazione che si aggira prevedibilmente intorno all’1,5% come nell’ultimo decennio.

Ciò significa che questo cambiamento di paradigma vedrà l’inflazione costantemente al 4% in futuro?

Non necessariamente.

Ma di sicuro significa che la volatilità e l’incertezza dell’inflazione saranno più elevate, e questo è ciò che conta per i portafogli macro globali.

Analizziamo insieme i driver dell’inflazione futura, tenendo presente che esiste una grande differenza tra l’inflazione strutturale (orizzonte di 5-10 anni) e il ciclo dell’inflazione (orizzonte di 6-12 mesi).

I driver strutturali dell’inflazione includono, tra gli altri, la demografia, la globalizzazione, la lotta tra lavoro e capitale e le politiche energetiche.

Il ciclo dell’inflazione a breve termine è invece guidato principalmente dalla stampa di moneta dell’economia reale (creditizia e fiscale).

Ecco quindi i tre fattori destinati ad aumentare la fluttuazione dell’inflazione nel prossimo decennio:

1. Demografia, de-globalizzazione e lavoro contro capitale (strutturale)

Esistono due scuole di pensiero: la debolezza demografica è disinflazionistica (abbassa i tassi di crescita organica e i consumi, mentre aumenta la propensione al risparmio) o inflazionistica nel lungo periodo (la scarsità di manodopera qualificata porta a salari più alti, gli anziani spenderanno di più a causa di maggiori ammortizzatori sociali per l’assistenza sanitaria, ecc).

Credo che entrambe le cose siano in qualche modo giuste se si applica il giusto contesto: viviamo in un’economia globalizzata.