3 titoli che potrebbero essere in una bolla proprio in questo momento

 | 02.02.2024 16:03

Il mercato si trova in una situazione simile alla bolla delle dot-com?

Il fatto che X (Twitter) continui ad andare altrettanto bene con un personale ridotto dell’80% è stato un punto di svolta per la pressione degli azionisti. Nel 2023, le compagnie tech hanno licenziato 262.595 dipendenti. A gennaio 2024, questo trend non solo è continuato, con quasi 30 mila riduzioni, ma si è anche diffuso al settore non-tech.

Da PayPal (NASDAQ: NASDAQ:PYPL) e UPS (NYSE: UPS) a Citigroup (NYSE: C) e Goldman Sachs (NYSE: NYSE:GS), le compagnie sono unanimi nell’affermare che tagliare i costi e integrare l’IA sono i principali motivi di licenziamento, in vista di una potenziale recessione. Sebbene ciò suggerisca maggiori margini operativi in futuro, potrebbe anche indicare che molte compagnie sono overbought.

La probabilità di recessione non scende

Una dinamica simile era successa quasi 24 anni fa, quando è scoppiata la bolla delle dot-com nel marzo del 2000. Con il Nasdaq che aveva perso quasi il 78%, i rapidi rialzi nel periodo erano stati cancellati per gli investimenti eccessivi e i mancati risultati. La recessione era arrivata nel 2001, lo stesso anno degli attentati dell’11 settembre.

Stavolta, la tanto attesa recessione probabilmente cancellerà le valutazioni delle compagnie. Dopotutto, sia le spese dei consumatori che gli investimenti delle aziende scendono in questi periodi.