4 cose da sapere su petrolio, gas e scontri in Medio Oriente

 | 16.08.2016 13:57

La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il 16.8.2016.

1. L’ISIS perde profitti dal petrolio

Secondo controllava un numero di impianti petroliferi da produrre circa 75.000 barili al giorno. Da allora il totale si è ridotto, così come il sistema di trasporto del petrolio dell’ISIS, ma resta da chiarire di quanto.

2. Il petrolio garantirà la futura indipendenza del Kurdistan?

Il popolo curdo non ha un paese indipendente, ma si parla molto della possibilità che questo accada nel caos generale che interessa l’area. Il futuro di un Kurdistan indipendente dipenderà in gran parte, dall’accesso al petrolio. Nel giugno del 2014, subito dopo che l’ISIS ha preso il controllo di Tikrit e delle aree limitrofe siriane, il Governo Regionale del Kurdistan (KRG) ha preso il controllo delle risorse petrolifere del governo iracheno nell’Iraq settentrionale (specificatamente la città di Kirkuk ed i campi petroliferi circostanti). Nonostante Baghdad chiedesse ai curdi di rimettere il petrolio e la città in mano al governo iracheno, i curdi si sono rifiutati ed hanno continuato a tenere il controllo della città contro le forze Gas Naturale . Quando sarà chiaro il futuro dell’Iraq post-ISIS, il KRG avrà una grande opportunità nell’area, grazie alla presenza militare ed alle risorse petrolifere del territorio. A come starebbero attualmente le cose, i curdi hanno significativamente aumentato il territorio e le risorse necessarie per l’indipendenza. Se dovessero mantenere il controllo, potrebbero affermare un paese indipendente e ricco di petrolio.

3. Il Gas Naturale mette insieme Egitto e Israele

Nel frattempo, gli sviluppi sui giacimenti di gas naturale offshore vanno avanti nel Mediterraneo, con Egitto e Israele che cooperano per trasformare l’area in una centrale per il gas naturale. L’Egitto si è aggiudicato di recente un importante investimento dall’italiana ENI (MI:ENI) (MI:cambierà in maniera significativa la situazione precaria dell’Israele sulle risorse, offrendo una quantità di gas tale da coprire il fabbisogno energetico ed esportare il surplus all’Egitto.

Israele ed Egitto sono riusciti a sbloccare un accordo da 10 miliardi di dollari tra Egitto e Noble Energy (NYSE:Maggio , tuttavia, Israele ha accettato metà della somma in cambio della ripresa dei lavori per l’accordo tra Noble e l’Egitto.

4. Dopo il fallito colpo di stato, Turchia e Russia procedono con il gasdotto

Prima che la Turchia abbattesse un aereo militare russo vicino ai confini con la Siria nel novembre 2015, i due paesi erano in trattative per la costruzione di un nuovo gasdotto (il cosiddetto TurkStream) per trasportare il gas russo all’Europa. Questo gasdotto dovrebbe passare sotto il Mar Nero e sotto la Turchia per terminare a Ipsala, una città turca al confine con la Grecia. Il TurkStream è una il gasdotto potrebbe essere completato già nel 2019, cementando ancora di più la dipendenza europea dalle fonti di energia russe.

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.

Esci
Sei sicuro di voler uscire?
No
Annulla
Salvare le modifiche