-40% entro aprile, e poi? La storia del pifferaio magico sui mercati

 | 24.01.2022 09:05

La settimana scorsa, il mercato azionario ha subito una correzione, con Nasdaq 100 e S&P 500 che hanno subito dal picco massimo, dei Drawdown rispettivamente del 13% e del 8.5% circa.

E come sempre, DOPO questi cali, sono rispuntati come funghi i permabear, quegli attori di spettacolo che ormai continuano solo a vendere copie di libri a chi non sa come funzionano i mercati e spera sempre di aver trovato l’oracolo giusto al momento giusto.

Ecco rispuntare infatti i vari Harry Dent, Jeremy Grantham, con le loro previsioni di cali del 80-90%, scatenando il panico e la paura tra gli investitori.

I fatti

Riavvolgiamo il nastro e torniamo al 2020, il mondo viene scombussolato dal Covid, i mercati correggono tra febbraio e marzo del 30-35%, e come ogni volta, gli investitori pensano che la fine del mondo sia vicina.

Puntuali come orologi, a fine anno arrivano questi fenomeni da circo a cavalcare l’onda, in particolare con 2 contenuti che APPOSITAMENTE MI SONO SALVATO, perché io a differenza di altri ho una buona memoria e non dimentico.

12 novembre 2020: Jeremy Grantham, durante un’intervista alla CNBC, parla di “waiting for the last dance” per il mercato azionario, con un paper pubblicato subito dopo su GMO Research, in cui essenzialmente prevede a stretto giro un crollo azionario superiore al 60%, peggio del 2008 e della bolla dotcom.