5 motivi per cui l’euro è destinato a scendere sotto 1,16

 | 14.10.2020 10:07

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 13 ottobre 2020

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management

L’euro è sceso martedì, dopo aver toccato il maggior calo giornaliero delle ultime tre settimane contro il dollaro USA. È da giorni che stiamo aspettando un selloff in quanto l’aumento dei casi di coronavirus pone un forte rischio per le previsioni dell’area. Francia, Germania e Spagna hanno riportato un aumento significativo dei casi destando preoccupazione agli investitori e alle banche centrali. Oggi ne abbiamo avuto la prova con il calo dei sondaggi ZEW tedesco e della zona euro. L’indice tedesco è sceso da 77,4 a 56,1 in quanto l’aumento “dei casi di COVID-19 ha fatto salire l’incertezza sulle previsioni economiche future”, secondo il Presidente dello ZEW Achim Wambach. Oggi, il membro della BCE Klaas Knot ha dichiarato che la crescita in Europa sembra rallentare. È fuor di dubbio che le previsioni della regione stiano peggiorando velocemente e, con la propensione al rischio che diventa negativa a causa degli inciampi nello sviluppo del vaccino e nell’approvazione delle misure di stimolo, ci aspettiamo che l’euro tocchi almeno 1,16, ma un ulteriore calo è possibile per le ragioni seguenti:

1. Seconda ondata del virus in Europe

I casi di nuovo coronavirus stanno esplodendo in Europa, facendo salire i timori che si possa tornare ai moment bui di inizio anno. Il numero dei contagi giornalieri ha raggiunto il massimo di 26.896 dopo il weekend in Francia e di oltre 10.000 in Spagna. A marzo i casi in Francia erano di 7.578 ed in Spagna di 9.159. Anche la Germania ha riportato più di 4.000 casi. Molti paesi in Europa hanno imposto delle restrizioni e ne sono previste altre. Insomma, l’economia della zona euro prenderà un duro colpo dalla seconda ondata.

2. Lockdown parziali potrebbero significare una recessione a doppia cifra

Questi lockdown parziali uccideranno la ripresa della zona euro. In estate, gli economisti avevano previsto una ripresa nel secondo semestre nell’area. Ora, sarà già un miracolo se si potrà evitare una recessione a doppia cifra. Stiamo iniziando solo ora a vedere un deterioramento dei dati della zona euro, ma da mese prossimo, quando saranno rilasciati i dati di ottobre, vedremo i veri danni di queste nuove restrizioni per le economie. Nel secondo trimestre, il PIL della zona euro si è contratto dell’11,8%. Potremmo non vedere una contrazione a doppia cifra questa volta, visto che i governi stanno cercando di evitare dei lockdown totali, ma c’è una buona probabilità di vedere un contrazione nel quarto trimestre. L’impatto sull’euro potrebbe essere significativo. A marzo, la moneta unica è scesa dal massimo di 1,15 ad un minimo di 1,0637 nel giro di qualche settimana con  una volatilità alle stelle.

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3. Ulteriore allentamento dalla BCE

A meno che le nazioni non tengano sotto controllo le epidemie, molto probabilmente la Banca Centrale Europea dovrà aumentare il programma di acquisti di emergenza per la pandemia (PEPP) alla fine dell’anno. Solo considerando l’inflazione, che ha toccato un minimo storico a settembre, si attende un ulteriore allentamento. Tuttavia, ora che la ripresa del secondo semestre è a rischio, la banca centrale non avrà scelta se non quella di fornire un ulteriore supporto per l’economia. Un taglio dei tassi di interesse è una delle opzioni, ma è considerato meno efficace rispetto all’aumento del PEPP. La scorsa settimana, la Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato che la banca è “pronta a usare tutti gli strumenti per produrre un risultato efficace, efficiente e proporzionato” se l’economia dovesse continuare a peggiorare.

4. Incertezza per le elezioni USA

L’incertezza per le elezioni USA potrebbe far spostare gli investitori dalle valute rischiose come l’euro. La propensione al rischio e l’impennata delle azioni sono l’unico motivo per cui l’euro non vuole scendere. Ogni notizia positiva sullo stimolo ha fatto salire la valuta, ma mentre si avvicinano le elezioni, sale anche l’incertezza. Il Presidente Donald Trump vorrebbe siglare un pacchetto di stimolo prima delle elezioni, ma secondo la Portavoce della Camera Nancy Pelosi l’ultima proposta avanzata non è affatto sufficiente. Trump potrebbe non avere nemmeno l’approvazione del vaccino prima delle elezioni, dopo che Johnson & Johnson ha sospeso le sperimentazioni a causa di una reazione inattesa e dopo che Eli Lily ha sospeso le sperimentazioni sugli anticorpi a causa di problemi di sicurezza. Tra un euro negativo e le notizie dagli USA, si prevedono ulteriori prese di profitto per l’euro.

5. Lo spread tra Bund tedeschi e Bond USA è al massimo da marzo

Infine, lo spread tra il rendimento dei Bund tedeschi decennali e Bond USA decennali ha toccato il massimo da marzo. Si tratta di un riflesso di ciò di cui abbiamo parlato. I trader di bond si aspettano un ulteriore stimolo dalla BCE e la banca centrale potrebbe fornirlo prima della fine dell’anno. Le valute seguono i bond ed è solo una questione di tempo prima che l’euro segua il calo dei rendimenti.