Mike Zaccardi, CFA, CMT | 07.09.2022 13:01
Con la crisi energetica che peggiora in Europa, gli investitori non dovrebbero sottovalutare la situazione in Giappone. La terza economia mondiale è diventata sempre più dipendente dalle fonti di energia estere, in particolare il gas naturale.
Dopo il disastro nucleare di Fukushima nel 2011, il gas naturale è stato considerato una fonte meno rischiosa per produrre energia. Sfortunatamente, nessuno poteva prevedere i prezzi alle stelle che sarebbero arrivati un decennio dopo. L’ultima attestazione del prezzo Japan-Korea Marker (JKM) per il GNL è di ben 55 dollari, secondo i dati ICE. Poco più di due anni fa, era scambiato sotto i 2 dollari.
I prezzi del GNL JKM schizzano da 2 a 69 dollari
Fonte: TradingView
Impennata del cambio USD/JPY: cosa comporta?
Oltre all’aumento dei costi per produrre elettricità nel paese, la Banca del Giappone è stata più lenta ad alzare i tassi rispetto alla Federal Reserve. Il Governatore della BoJ Kuroda continua a ripetere che il problema di inflazione del paese è causato da temporanei aumenti dei prezzi delle materie prime. Di conseguenza, il differenziale dei tassi di interesse tra i Treasury USA ed i JGB è aumentato quest’anno, contribuendo ad un brusco deprezzamento del valore dello yen. Il cambio USD/JPY ora si trova vicino al massimo dal 1990. E questo mentre la coppia EUR/USD attira tutta l’attenzione dei media nel mondo delle valute. A 142 yen per dollaro, il cambio USD/JPY è schizzato di circa il 40% dal livello di fine 2020.
Cambio USD/JPY: un balzo del 40% da fine 2020
Fonte: TradingView
Yen: la peggiore valuta del 2022
Fonte: Wall Street Journal
Altri ribassi in vista per lo yen?
Mi aspetto altri dolori per i long sullo yen. Erik Nelson di Wells Fargo è d’accordo: si aspetta che il cambio USD/JPY tocchi 150 quest’anno. Goldman Sachs prevede 145.
Inoltre, secondo i dati di Equity Clock, il periodo settembre/ottobre è solitamente quello in cui lo yen tocca il massimo. Aprile/metà agosto, in media, è un periodo di forza per la valuta. Non è stato così nel 2022, il che ci dice che il mercato è particolarmente debole. Il fattore fondamentale di un ulteriore calo dello yen (un rialzo del cambio USD/JPY) potrebbe essere rappresentato dalle preoccupazioni energetiche e da uno spread dei tassi di interesse più ampio tra USA e Giappone.
Trend stagionali: uno yen più debole da novembre ad inizio aprile
Fonte: Equity Clock
Valutare il mercato azionario nipponico
Vediamo anche cosa sta succedendo sull’azionario nipponico. Il grafico mostra quanto sia stata decisiva la mossa dello yen quest’anno.
Finora nel 2022, l’iShares MSCI Japan ETF (NYSE:EWJ) è crollato di oltre il 21%, con una performance inferiore all’S&P 500. Il Nikkei 225 è sceso di appena il 4% però. Questa differenza si spiega con i movimenti della valuta. Il Nikkei ha toccato un bottom ad inizio marzo, ben prima del minimo del 16 giugno dell’S&P 500: c’è stata una forza relativa tra i titoli nipponici. Dato questo slancio, considero il Nikkei un posto migliore in cui trovarsi.
L’impatto dello yen: Nikkei e EWJ sull’anno in corso
Fonte: Stockcharts.com
Morale della favola
La crisi energetica continua. Gli investitori dovrebbero seguire tutti i mercati azionari globali nonché i movimenti delle principali valute per determinare l’allocazione degli asset sul breve termine. Il Giappone è fonte di forza di prezzo relativa e stabilità quest’anno, ma sapere come operare è cruciale.
Nota: Mike Zaccardi non possiede nessuno degli asset menzionati in questo articolo.
Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.