Aggiungi 200 mila euro ai tuoi investimenti

 | 19.09.2021 16:49


Il titolo è forte, ma qualcuno deve fare il lavoro sporco.

Ma è veramente possibile guadagnare 200.000 euro in più del previsto su un investimento? Sì, certo basta usare gli strumenti giusti.

Tutti sanno che non tutti gli investimenti danno lo stesso risultato. Ma pochi sanno che lo stesso investimento può rendere molto molto meno se si usa uno strumento meno performante rispetto ad un altro.

Lo sai che in 30 anni di investimento potresti guadagnare 200.000 euro in più rinvestendo su uno stesso asset solo scegliendo un fondo passivo rispetto ad un fondo attivo?

Facciamo chiarezza.

Cosa sono i fondi attivi?

Un fondo si dice attivo quando i titoli che lo compongono sono scelti in modo attivo dai gestori del fondo stesso. Il gestore con un costante lavoro di ricerca, analisi e selezione costruisce il portafoglio e lo controlla quotidianamente.
Poiché dietro alla gestione di un fondo attivo vi è un alto impiego di risorse e analisi, le commissioni sono spesso più elevate rispetto a quelle di un fondo passivo.

Cosa sono i fondi passivi?

Un fondo è passivo quando ha come obiettivo la semplice replica dell’andamento di un indice o di un paniere di azioni prescelto, da qui l’aggettivo “passivo”.
In questo caso l’obiettivo del gestore è quello di rendere la composizione del fondo (e dunque i suoi movimenti e la sua performance) il più simile possibile all'indice (definito benchmark) o all'asset o al paniere di azioni scelto come riferimento. Di conseguenza, il gestore investirà nelle stesse azioni che compongono l’indice di riferimento o il paniere scelto (o in un campione rappresentativo).

Tale attività di gestione non richiede attività di studio e ricerca costanti per la selezione dei titoli migliori. Si tratta di avere un buon modello quantitativo di replica di un indice e di effettuare poi operazioni di manutenzione ordinaria sul fondo. I fondi passivi vengono anche detti indicizzati, i più famosi sono gli ETF, fondi comuni indicizzati quotati in borsa. Chiaramente hanno costi di gestione molto più bassi.

Facciamo un esempio su quanto incidono i costi di gestione di un fondo passivo e quanto di un fondo attivo nel lungo periodo.
Come si evince dal grafico qui sotto (fonte: Vanguard) se si ipotizzano due persone che oggi iniziano ad investire sullo stesso asset o stesso indice, o stessa materia prima o stesso paniere di azioni con 100.000 euro entrambi, il primo, che investirà su fondi attivi, avrà un costo di gestione dell'1,38% annuo che lo porterà dopo trent'anni ad avere 380.000 euro circa sul conto, il secondo che investe in fondi passivi (ETF) con costo di gestione di 0,25% annuo, si troverà dopo 30 anni ad avere nel portafoglio 538.000 euro. circa. Ben 158.000 euro in più. Solo per aver scelto un ETF piuttosto che un fondo attivo sullo stesso asset.

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