Amazon: la trimestrale deluderà, ma la crescita a lungo termine non è in dubbio

 | 27.10.2022 12:25

  • Amazon registra una considerevole debolezza delle vendite e-commerce
  • Cloud e inserzioni potrebbero arrivare in soccorso, la crescita in queste divisioni resta forte
  • Tra le difficoltà economiche, il titolo AMZN è crollato di oltre il 30% quest’anno, con una performance inferiore alle controparti tech large-cap
  • Non sarebbe tanto una sorpresa se Amazon.com (NASDAQ:AMZN) mostrasse segni di debolezza nella trimestrale che verrà pubblicata dopo la chiusura dei mercati odierni.

    L’inflazione ai massimi di 40 anni e le condizioni monetarie tese hanno spinto consumatori ed inserzionisti a tagliare le spese, con un danno per i margini della società di Jeff Bezos. .

    Inoltre, dalla fine della pandemia, il colosso dell’e-commerce ha affrontato una considerevole debolezza delle vendite core, con i consumatori che hanno smesso di comprare prodotti di elettronica e arredamento preferendo spendere per mangiare fuori, viaggiare e andare ai concerti.

    Tra tutti questi problemi, la divisione nordamericana di Amazon ha riportato la terza perdita operativa consecutiva a luglio.

    In effetti, i distributori negli Stati Uniti stanno tagliando i prezzi per liberarsi di un ammasso di scorte di prodotti non più richiesti. La decisione di Amazon di tenere un secondo Prime Day quest’anno segnala che il distributore potrebbe avere problemi simili.

    Con il rallentamento delle vendite da e-commerce, gli investitori di Amazon sono preoccupati per l’escalation dei costi, dopo l’enorme espansione dell’era della pandemia che ha lasciato la compagnia in difficoltà a giustificare i suoi enormi magazzini e il rigonfio libro paga. Le spese di evasione ordini sono balzate del 14% a 20,3 miliardi di dollari, praticamente le stesse del trimestre precedente.

    Tra tutte queste difficoltà, il titolo AMZN è crollato di oltre il 30% quest’anno, con una performance inferiore agli altri colossi tech large-cap, compresi Apple Inc (NASDAQ:AAPL) e Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT).