Analisi FX 25/03/2015: Inflazione USA. sorpresa FED. Grecia verso grexit

 | 25.03.2015 10:16


Nonostante le rassicurazioni più o meno fondate della cancelliera tedesca Angela Merkel sulla possibile risoluzione della crisi greca, investitori e operatori, oltre che i partner europei, iniziano a spazientirsi. È notizia di queste ore la comunicazione che la BCE di Mario Draghi ha fatto alle banche elleniche di non acquistare titoli di stato ellenici. Un monito che arriva dopo l’apertura, dai toni in realtà quasi paternalistici, di lunedì davanti alla Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo e che è destinato a influenzare Atene nella definizione del piano d’azione che dovrebbe presentare lunedì ai partner europei.
Tuttavia i tempi stringono e per Tsipras, che continua a paerdere pezzi anche del suo stesso partito, sarà un’impresa praticamente impossibile trovare la quadra: e a tale proposito Atene incassa anche il cartellino rosso di Soros che ha dichiarato con sempre maggiore insistenza che la Grecia è destinata a finire “giù per il tubo di scarico” (dell’Europa).
Oltreoceano dopo i dati sull’inflazione che hanno sorpreso al rialzo, le dichiarazioni del governatore della FED di St. Louis Bullard circa la possibilità che il rialzo dei tassi colga di sorpresa i mercati qualora non seguissero correttamente le linee guida dell’istituto di Washington, guadagnano forza grazie all’esito positivo della dinamica dei prezzi.
Tuttavia è ancora presto: durante l’ultimo FOMC Janet Yellen ha ribadito che la FED deve sentirsi ragionevolmente fiduciosa che le condizioni congiunturali siano sufficientemente stabili prima di procedere con il rialzo. Si riaprono le danze? Non ancora e almeno non per il momento.

Market Movers

Alle 11:00 in Europa il dato IFO tedesco sulla fiducia delle imprese è atteso in aumento a 107.3 dal precedente a 106.8.
Alle 13:30 negli Stati Uniti il dato core sugli ordinativi di beni durevoli dovrebbe mostrare un’accelerazione a 0.3% dallo 0.0% della lettura scorsa.

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