Emanuele Rigo | 30.09.2014 10:07
L’Europa dei venti indipendentisti non conosce tregua: dopo il pericolo scampato della Scozia, è ora il turno della Spagna, dove la regione autonoma della Catalunia, per mezzo del governatore ha convocato una votazione sul tema indipendenza per il prossimo 9 Novembre. I braveheart scozzesi hanno sicuramente gettato acqua su un fuoco che divampava già da qualche tempo nella penisola iberica. Ma ciò che più preoccupa i funzionari di Francoforte è l’opposizione strenua che la Germania di Weidman e del presidente dell’istituto tedesco IFO (lo stesso dell’indice omonimo) che ha dichiarato che la Bundesrepublik dovrebbe opporsi all’implementazione di ABS e QE da parte della BCE. Manca all’appello la cancelliera Angela Merkel, nel coro dei no tedeschi: un’assenza piuttosto ingombrante che sembra avallare una linea più morbida dettata anche dall’agenda politica di una (ormai) ex e arrancante locomotiva d’Europa che rallenta lontana dai burocrati della Bundesbank e dei teorici dell’IFO, e che sembra comprendere che le pulsioni indipendentiste che minano il tessuto stesso su cui è fondata l’Europa è figlia dell’austerità di cui sono fautori proprio quei teorici tedeschi e che sta iniziando ad attirare nei confronti dell’egemone Germania le antipatie dei movimenti nazionalisti di mezzo continente.
E nel giorno in cui il Regno Unito vota a favore dell’intervento armato, continuano i raid sullo Stato Islamico da parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti con il presidente Barak Obama che sottolinea come la strategia non sia solo un’azione degli USA contro i terroristi, ma una vera e propria reazione di tutto il mondo moderato contro l’estremismo di matrice islamica che di islamico, prosegue il presidente USA, “ha ben poco”.
Market Movers
Alle 9:55 il dato sulla disoccupazione in Germania attesa stabile al 6.7%. Alle 10:30 nel Regno Unito la spesa corrente attesa in calo a -17.0 miliardi rispetto ai -18.5 milardi della rilevazione precedente. Alla stessa ora il dato sul PIL trimestrale atteso stabile allo 0.8%, mentre la lettura annualizzata dovrebbe attestarsi al 3.2% in linea con la rilevazione precedente. Alle 11:00 in zona euro il dato sull’inflazione attesa in calo allo 0.3% dallo 0.4% scorso, mentre il tasso di disoccupazione aggregato europeo dovrebbe essersi stabilizzato al 11.5%.
Alle 14:30 in Canada il dato sul PIL atteso in lieve flessione allo 0.2% dallo 0.3% della rilevazione precedente. Alle 16:00 il dato CB sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti dovrebbe mostrare una lieve accelerazione a 92.5 dal 92.4 precedente.
Nella notte in Giappone l’indice Tankan manifatturiero in uscita alla 1:50 dovrebbe mostrare un calo a 10 dal 12 precedente. Alle 3:00 in Cina il dato PMI manifatturiero dovrebbe mostrare un lieve recupero a 51.2 dal 51.1 precedente. Alle 3:30 in Australia le vendite al dettaglio attese stabili allo 0.4%.
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