Analisi sul cross EUR-USD

 | 16.01.2017 13:13

Strizza l'occhio alla Gran Bretagna plaudendo la Brexit (anche se pare che i sudditi della Regina se ne siano quasi pentiti), tende la mano a Putin dichiarando di accordare fiducia al collega moscovita ed infine si dimostra tutt'altro che indulgente con l'UE definendola succube della Germania e dei suoi interessi.

Stiamo parlando, ovviamente, del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America: Donald John Trump.

L'effetto sul dollaro è sconvolgente. In poche sedute dalla sua elezione il biglietto verde performa di oltre il 4% (dal 9/11 al 18/11 2016) e trova il culmine nella seduta del 3 gennaio toccando il livello storico di 1.034.

E' severamente vietato prescindere dal tenere in considerazione gli aspetti socio-politici di una grande nazione come gli USA quando si prende in considerazione il cambio Euro/Dollaro.

Iniziamo questa view su EUR/USD con un interessante articolo de "Il Sole 24 Ore" dedicato al tycoon, di oggi 16 gennaio, che fin dal principio della sua campagna elettorale ha annunciato di voler improntare la sua politica a ridiscutere tutti i piani di alleanza (economica, politica, militare) con i paesi del vecchio continente ed a favorirne di nuovi con Russia e paesi emergenti.

Ed i mercati non hanno "perso tempo" a metabolizzare la sua intervista rilasciata al Sunday Times.

Nella seduta di oggi torna a far capolino una candela rossa sul grafico giornaliero, favorita tra l'altro da una resistenza dinamica proposta dalla Media Mobile 50 periodi, attestata a ridosso dell'apertura dell'odierna seduta (1.0629), e dal livello 23.6% di Fibonacci.

Abbiamo assistito, nelle ultime sedute, ad un break della discesa dell'Euro che ha fatto rientrare il cambio in un trend laterale avviatosi nel gennaio 2015, nel seppur ampio canale compreso indicativamente tra 1.1440 ed 1.0525.

Sarà l'inizio di un nuova ripresa per Eur? Se così fosse, ci potremmo aspettare ancora una scorpacciata di punti fino alla resistenza in area 1.0660 (vicinissima al 38.2% di Fibonacci.

Ma per molti analisti, che intravedono la parità con la moneta unica europea, la vision resta a ribasso.

A supporto di ciò, oltre all'aspetto politico/istituzionale tracciato in precedenza, intervengono a favore i trends di breve e medio periodo ed i livelli dell'indicatore Stocastico (10-6-6) e dell'indicatore Commodity

Channel Index (20 p.) che si trovano ai margini dei livelli di ipercomprato.

In questa eventualità, il primo target utile per una posizione short è il margine inferiore del già citato canale laterale, ovvero 1.0525.

Ma come già detto, mai prescindere dall'analisi degli aspetti "esterni" all'analisi tecnica, per cui occhio occhio al calendario economico di questa settimana!

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Numerosi sono gi appuntamenti importanti che storicamente sono definiti market movers.

In primis il discorso di Carney previsto per oggi pomeriggio e quello del primo ministro May previsto per domani.

Per mercoledì 18 è previsto il rapporto sulla politica monetaria canadese, il cui tasso dovrebbe rimanere invariato e, sempre mercoledì 18, l'attesissimo discorso della sig. Yellen (Presidente delle Federal Reserve).

Alle 13.45 di Giovedì è previsto l'annuncio dei tassi di interessi relativi all'Euro e la conseguente conferenza di Mario Draghi, mentre alle 17 saranno comunicati i dati relativi alle scorte di petrolio negli Stati Uniti.
Per finire, ancora un discorso della Yellen previsto per il 19 gennaio e l'attesissimo discorso del presidente eletto D. Trump.