Lorenzo Zardi | 20.03.2013 10:53
Questa analisi di medio periodo andrà sostanzialmente ad indagare il tasso di cambio EUR/USD nell’arco temporale di circa due mesi (da Febbraio 2013 a metà Marzo 2013) considerando candlestick orarie, pertanto andremo sostanzialmente ad analizzare il ritracciamento ribassista che ha caratterizzato l’ultimo mese di quotazioni.
Osserviamo il grafico a candele giornaliere degli ultimi mesi prima di addentrarci nell’analisi del ritracciamento evidenziato per avere un’idea più precisa di quale sia la contestualizzazione generale
Massimi, minimi, macro trend.
Andando a considerare i livelli principali di massimi e minimi sempre restando in un grafico candlestick giornalieri una nota va fatta a tal proposito, infatti non è scontato che si tratti di un semplice ritracciamento oppure che sia un vero e proprio cambio di trend, dal momento che alcuni livelli di supporto importanti sono stati rotti a ribasso, come evidenziato nel grafico seguente.
Appare molto interessante considerare livelli di supporto e resistenza diversi da quelli tracciati semplicemente sul grafico, ma costruiti utilizzando i livelli di Fibonacci proprio sul trend rialzista precedente in modo da poter contestualizzare e comprendere meglio eventuali rimbalzi e ritracciamenti proprio nell’ultimo trend bearish, nonché fasi di consolidamento e lateralizzazioni proprio a ridosso di tali livelli:
Ma passiamo ora, al nostro grafico a candele orarie relativo solo all’ultimo bimestre:
La prima cosa che notiamo è la presenza di alcuni gaps, che poi noteremo molto frequenti in un’analisi più dettagliata, nonché una volatilità molto maggiore di quella che ha caratterizzato la nostra precedente analisi, questo sostanzialmente per due motivi: prima di tutto riducendo il timeframe di riferimento si è molto più soggetti a quello che abbiamo definito il “rumore di mercato” con i nervosismi e anomalie molto più evidenti, e in secondo luogo per gli avvenimento politico-economici che hanno avuto un impatto abbastanza forte negli ultimi tempi e hanno condizionato in maniera abbastanza forte il sentimento di fondo.
Si tratta di una considerazione che va sempre fatta quando si opera su un qualsiasi strumento finanziario: i fatti politico economici hanno un’influenza molto spiccata, soprattutto riducendo il timeframe in cui si opera, per questo non basta in se e per se un’analisi tecnica grafica o statistica ma bisogna sempre sapere quella che è la contestualizzazione che sta dietro.
Detto questo possiamo passare alla nostra analisi.
Medie mobili, RSI14, MACD
Per una buona analisi serviamoci come solito di indicatori di tendenza, in particolare affianchiamo alle candlesticks una media mobile esponenziale di 25 periodi, che rappresenti quindi la tendenza più istantanea e che segua in maniera più reattiva il prezzo, aggiungiamo poi una media mobile esponenziale a 68 periodi, in modo da ridurre il rumore di mercato, le fiammate di volatilità e le anomalie più rilevanti nella misura della tendenza; infine affiancheremo una media mobile esponenziale a 200 periodi che non solo servirà ad indicare il trend dinamico di fondo, ma utilizzeremo come parametro di confronto tra la distanza del prezzo da essa come misura di divergenza, nonché come livello dinamico di supporto e resistenza, che come vedremo verrà molto rispettata.
Ecco quindi il nostro grafico come si presenta con le tre medie mobili:
L’analisi tecnica
Partendo dal generale al particolare partiamo canalizzando il trend ribassista in un canale bearish
MACD che poi entra con forza in zona negativa proprio a ridosso della rottura del livello di supporto definito dalle candele più significative della fine del trend precedente, come evidenziato in figura:
In questo momento assistiamo ad una fase di accumulazione, come dimostra l’RSI14 che vive un trend rialzista ed un accumulo di forza, così come per il MACD che ritorna verso la linea dello zero; oltretutto siamo abbastanza lontani dalla media a 200 periodi, quindi è probabile un test o almeno un ritracciamento positivo.
Il ritracciamento si verifica ma con molte caratteristiche negative che rendono le probabilità di rottura a rialzo della resistenza precedente molto ridotte, infatti al momento breakout a rialzo del rettangolo di accumulazione notiamo un MACD molto incerto che entra in zona positiva con poca forza, nonché una stessa RSI41 molto indebolita sul trend positivo, mentre il MACD addirittura diverge negativamente a ridosso del test sulla resistenza evidenziata, dopo che il prezzo ha stazionato parecchio sulla media mobile a 200 periodi.
Ultimo elemento di debolezza: una candela Doji di tali dimensioni seguita da una candela negativa e un crossover nel MACD.
I presupposti per una rottura non sussistono proprio.
Puntualmente viene testata dopo la rottura a rialzo della lateralizzazione rettangolare e del livello di resistenza di Fibonacci a 61,8%. Ma anche questa volta la forza è scarsa come dimostra il MACD che entra in zona positiva proprio in questa fase ma non rompe la resistenza precedente ed anzi presenta un crossover molto spiccato, come dimostra d’altra parte l’RSI14 che proprio sui livelli di massimo del prezzo presenta una divergenza negativa, nonché le stesse candlesticks, che sono ribassiste proprio sul test dell’EMA200, con un corpo ridotto e ombre molto ampie rivolte verso l’altro.
Il successivo test è proprio sul livello effettivo di supporto originario del ritracciamento di Fibonacci, su cui si manterrà essenzialmente per le settimane successive.
Si tratta di un periodo molto particolare, caratterizzato da elementi politico-economici che influiscono in maniera molto evidente sull’andamento del prezzo, che non riesce a formare nuovi massimi e rompere con sostanziale forza a rialzo i livelli di resistenza più solidi.
Il sentimento ribassista di fondo è chiaramente percepibile osservando le candele e le conformazioni ribassiste a ridosso dei test più importanti, nonché un supporto che regge a stento, sporcato molte volte in un periodo di lateralizzazione rettangolare molto nervoso e di carattere implicito ribassista.
Dopo il primo test sull’EMA200, e sul supporto originario di Fibonacci, il prezzo torna a testare la media mobile che per poche ore sembra fungere da nuovo supporto, ma la smentita arriva subito, con un fallimento sul raggiungimento del livello superiore di Fibonacci, nonché da divergenze negative dell’RSI sui massimi relativi.
A ciò aggiungiamo i dati positivi dell’economia USA che rafforzano il dollaro notevolmente, spingendo il prezzo a sporcare nuovamente il livello di supporto di Fibonacci primario.
Si tenta una ripresa con un nuovo doppio massimo con configurazioni candlesticks ribassiste e deboli sul livello dell’EMA 200, accompagnate da una nuova divergenza negativa nell’RSI14.
Nel frattempo il MACD ha sempre mostrato poca forza nei ritracciamenti rialzisti, rimanendo a ridosso dello zero senza mai rompere a rialzo.
Analogamente ai dati positivi dell’economia USA si verifica il caso Cipro, oltretutto preceduto da una divergenza negativadell’RSI14 sui massimi precedenti, ovviamente tra venerdì e lunedì, che porta così ad un’apertura in gap notevolissima con rottura del livello di Fibonacci, il che ci può dare una prima conferma che non si tratta di un ritracciamento mensile ma forse il trend è cambiato in bearish.
Scenari Probabilistici
Tornando in un’ottica contestuale di più lungo periodo, dopo aver assistito alla rottura a ribasso del livello di Fibonacci al 100% si può andare a considerare un livello ancora precedente originario del 14 Novembre 2012 per indicare un livello di supporto di lungo periodo più stabile.
Analizzando il trend ribassista in un’ottica di più lungo periodo possiamo notare come inizialmente fosse accompagnato da una notevole forza ribassista della stessa RSI14 e da un MACD che entrava in zona negativa.
Ora possiamo notare alcuni elementi di debolezza, come un primo cambio di trend nell’RSI14 e un accumulo di forza implicita, così come un MACD che presenta un elemento di indecisione che può essere forse un crossover a rialzo.
La perdita di forza ribassista comunque, a prescindere dagli ultimi gaps è evidente, come è possibile notare dal grafico in cui ho disegnato il canale ribassista, infatti è stato rotto a rialzo una prima volta prima del gap ribassista dei giorni precedenti, contestualmente ad una lateralizzazione del prezzo di lungo periodo.
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