Analisi tecnica di un ciclo intermedio EUR/USD, con la teoria di Elliott

 | 13.06.2016 18:28

Il 30/05/2016 potremmo avere assistito alla fine di un trend ribassista in atto dall’inizio del mese di maggio; seguendo la teoria a onde di Elliott ed osservandolo in un grafico D1, potrebbe corrispondere alla prima onda correttiva A di un ciclo intermedio iniziato nell’ultima settimana di novembre.

Essa si è sviluppata, infatti, nella direzione opposta a quella del trend principale, iniziato con l’onda 1 il 03/12/2015 e terminato con l’onda 5 il 03/05/2016, concludendo il suo movimento il 30/05/2016 tra l’onda 3 e l’onda 4.

Seguendo tale ragionamento si potrebbe presumere di essere, attualmente, nella fase onda B; normalmente questa fase, vede la sua conclusione con il raggiungimento di uno dei livelli significativi quali 38.2%, 61.8% o 100% della onda A.

Continuando ad osservare il grafico possiamo notare come l’onda B abbia già raggiunto il livello 61.8 a 1,1415 per poi ritracciare fino al valore attuale di 1,1251.

Questo potrebbe indurci a considerare conclusa la fase onda B a favore di un’onda C che ha normalmente, sempre secondo la teoria di Elliott, la stessa ampiezza dell’onda A o equivalente ad un multiplo della serie di Fibonacci dell’onda A e che ci spingerebbe, quindi, ad avere come primo target 1,0898.

Sarà, comunque, molto importante continuare ad osservare ed analizzare il movimento in timeframe più piccoli, per ottimizzare eventuali entrate o uscite dal mercato, prestando sempre molta attenzione al rilascio di dati che potrebbero ancora spingere l’onda B fino ai massimi dell’onda A o accelerare la discesa verso i minimi di A ed oltre; sarà bene osservare il rilascio dei dati inerenti il mese di maggio in USA, in particolare, le vendite al dettaglio e l’indice dei prezzi di produzione nelle rispettive giornate di martedì 14/06 e mercoledì 15/06.

Entrambi i dati, infatti, sono previsti al ribasso e, qualora si verificassero o addirittura peggiorassero, potrebbero favorire un indebolimento del USD e, quindi, un potenziale rialzo del cambio EURUSD verso i massimi dell’onda A ad 1,1617; al contrario, dati particolarmente migliori alle attese, potrebbero avere una significativa influenza sulle decisioni del FOMC e delle sue proiezioni economiche, condizionare l’annuncio del tasso d’interesse dei fondi FED ed il discorso della Presidente Janet Yellen, sempre previsti nella giornata di mercoledì 15/06, e spingere, quindi, il cambio EURUSD, verso i minimi dell’onda A, ad 1,1096, per poi procedere verso 1,0898.

Nella giornata di giovedì 16/06, sarà bene considerare il rilascio dei dati sull’inflazione dei prezzi al consumo sia europei che americani; non dovrebbero subire variazioni, tuttavia, qualora si avessero dati diversi dagli attesi, potrebbero generare un cambio di direzionalità di dimensioni proporzionate alla variazione dalle aspettative.

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Qualora si volesse effettuare una analisi tecnica applicando la teoria delle onde di Elliott ad un grafico D1, che prescinda dalla diffusione dei dati economici, sarebbe plausibile attendersi, nel breve periodo, un proseguimento del ribasso fino al valore di 1,1219, un primo rimbalzo dell’onda C intorno al valore di 1,1294, una ripresa della discesa verso i minimi dell’onda A ad 1,1096, un secondo rimbalzo a tale livello verso 1,1165, per poi proseguire, nella prossima settimana, in una più decisa discesa che spinga il cambio EURUSD verso valori prossimi a 1,0898.