Apple apre al “side loading” in Europa. Ecco cosa rischia

 | 15.12.2022 14:21

Cupertino ha deciso di adeguarsi alla nuova normativa Ue: dal 2024 le app potranno essere acquistate sugli iPhone anche al di fuori dell’App Store. Secondo Morgan Stanley (NYSE:MS), nel caso peggiore l’azienda avrà un impatto negativo pari all’1% dei ricavi.

La modifica verrà introdotta con il nuovo iOs 17.

Diffusa da Bloomberg due giorni fa (il 13 dicembre), la notizia che Apple (NASDAQ:AAPL) si starebbe preparando ad abbassare le barriere del suo ben difeso universo ha messo in subbuglio gli analisti. L’indiscrezione, per ora non confermata da Apple, è che a partire dal 2024, in ossequio alla nuova normativa antitrust europea, i proprietari di iPhone e iPad potranno acquistare app a pagamento anche al di fuori dell’App Store di Apple che, come è noto, oggi è l’unico strumento utilizzabile per scaricare software su un iPhone o su un iPad. L’App Store si prende una commissione che può arrivare fino al 30% di tutte le transazioni che avvengono sulla sua piattaforma. L’ipotesi è che il cambiamento sarà contenuto nella nuova versione del sistema operativo di Apple, l’iOs 17, che probabilmente sarà presentato nell’autunno 2023.
La notizia ha acceso l’interesse degli investitori su alcune società che offrono servizi online a pagamento come, solo per citare alcuni esempi, Spotify (NYSE:SPOT) per la musica, Roblox per i giochi e Bumble per il dating, le cui app potrebbero diventare più convenienti per i clienti dotati di apparecchi Apple, se scaricate al di fuori dell’Apple Store, con una pratica chiamata in gergo “side loading”.
Gli analisti che si sono messi subito al lavoro per cercare di capire che effetti avrà la novità sui conti di Apple sono arrivati alla conclusione che il gigante di Cupertino  non subirà impatti negativi. Innanzitutto c’è da capire se l’apertura ai “side load” avverrà solo in Europa o in tutto il mondo. 

L’Europa è il secondo mercato di Apple.

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