Apple: dal 2026 tutti made in India gli iPhone venduti in Usa

Pubblicato 25.04.2025, 14:31
Per difendersi dai dazi del 145% imposti alla Cina, il gruppo di Cupertino ha deciso di accelerare il trasferimento della produzione verso il Paese del Gange. I dazi preoccupano Ubs che taglia il target price. In arrivo il primo maggio i risultati del trimestre gennaio-marzo

Apple (NASDAQ:AAPL) dovrà raddoppiare l’attuale produzione di iPhone in India

Il Financial Times ha rivelato oggi che Apple intende accelerare il passaggio della produzione dalla Cina all’India, con l’obiettivo di realizzare nel Paese del Gange la totalità degli iPhone destinati al mercato Usa entro la fine del 2026. Per realizzare questo programma, Apple dovrà all’incirca raddoppiare la produzione di iPhone in India. Negli Stati Uniti Apple vende oltre 60 milioni di iPhone all’anno.
Apple non può permettersi di aspettare che le innumerevoli giravolte di Trump sulla questione dei dazi si concludano con un risultato per lei neutrale o poco dannoso. Di fronte al rischio di un serio deterioramento del suo business a causa dello scontro fra l’amministrazione americana e il governo di Pechino, l’azienda di Cupertino ha deciso di accelerare al massimo il rafforzamento della sua base produttiva in India.

Timore dei dazi: Ubs taglia il target price


Il timore dei dazi Usa ha spinto Ubs due giorni fa a tagliare il target price di Apple a 210 dollari da 236 dollari. La raccomandazione è confermata Neutral. Anche Goldman Sachs (NYSE:GS), pur confermando la raccomandazione Buy, ha leggermente corretto l’obiettivo di prezzo a 256 dollari da 259.
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Oggi su 48 analisti che coprono Apple, 30 raccomandano di comprare le azioni (solo due i Sell) e la media dei target price è 236 dollari (+13% sull’attuale quotazione).
Apple annuncerà il primo maggio i risultati del suo secondo trimestre 2025 (periodo gennaio-marzo). Il consensus degli analisti prevede una crescita dei ricavi del 4% a 94 miliardi di dollari e un incremento dell’utile del 2% a 24,1 miliardi. 
Dall’inizio dell’anno le quotazioni di Apple sono scese del 16% con vistosi tonfi in occasione delle dichiarazioni più aggressive di Trump sui dazi. Negli ultimi 12 mesi le azioni sono salite del 22%.

APPLE, 12 MESI DI QUOTAZIONI A WALL STREET



Nell’ultimo anno prodotti in India iPhone per 22 miliardi di dollari


Attualmente gli Stati Uniti applicano dazi cumulativi sulle importazioni dalla Cina al 145%. Il programma di Apple di accelerare il passaggio in India va avanti nonostante lo scorso 11 aprile il presidente Trump abbia annunciato l’esenzione dei cosiddetti dazi reciproci per i prodotti elettronici, tra cui smartphone e computer. Non è chiaro, però, se l’esenzione riguardi anche una precedente tariffa doganale del 20% che Trump aveva imposto alla Cina per ottenere dal governo di Pechino un maggiore impegno per fermare il traffico di fentanil.
Negli ultimi 12 mesi (da marzo 2024 a marzo 2025) l’azienda di Cupertino  ha assemblato in India iPhone per un valore di 22 miliardi di dollari, con un aumento della produzione di quasi il 60% rispetto ai 12 mesi precedenti. Secondo Bloomberg, Apple produce ora il 20% dei suoi smartphone nella terra dei Maharaja, mentre la Cina rimane di gran lunga la sua principale base produttiva.
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La maggior parte degli iPhone prodotti in India viene assemblata nello stabilimento della taiwanese Foxconn nel sud del Paese. Un altro fornitore importante è  il gruppo Tata,  che ha rafforzato la sua divisione di produzione elettronica con l’acquisto delle attività indiane di Wistron.
Della produzione totale indiana di iPhone, Apple ha esportato negli ultimi 12 mesi smartphone per un valore di 17,5 miliardi di dollari, ha dichiarato l’8 aprile il ministro della Tecnologia del Paese.
Apple assembla ora in India l’intera gamma di iPhone, compresi i più costosi modelli Pro in titanio. Il suo successo produttivo nella nazione più popolosa del mondo è favorito anche dai sussidi statali legati all’ambizione del premier Narendra Modi di trasformare il Paese in un polo produttivo.
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