Aumentano i fattori di volatilità: pesano sui titoli azionari e spingono l’oro

 | 21.02.2022 15:02

  • Si intensifica l’impasse Russia-Ucraina
  • La stagione degli utili comincia a chiudersi
  • I segnali tecnici degli indici diventano ribassisti
  • Aggiungiamo l’impennata dei prezzi del petrolio alla lista dei fattori fondamentali che probabilmente spingeranno la volatilità per i maggiori indici USA in questa settimana più corta per festa.

    Tra i fattori esistenti, c’è l’inasprimento della Federal Reserve, con la banca centrale statunitense ancora impegnata a decidere come gestire l’impennata dell’inflazione, oltre ad una raffica di dati economici in arrivo, in particolare quello sull’indice PCE di venerdì, considerato uno degli indicatori sull’inflazione preferiti dalla Fed. Inoltre, i mercati seguiranno la crescente minaccia di un’invasione russa dell’Ucraina.

    L’attenzione degli investitori sarà catturata anche dai report trimestrali, mentre questa stagione degli utili volge al termine. Sono attesi i risultati di distributori come Home Depot (NYSE:HD) e Macy’s (NYSE:M), nonché di compagnie energetiche del calibro di Occidental Petroleum (NYSE:OXY) e Coterra Energy (NYSE:CTRA).

    Con così tante variabili in gioco, è difficile immaginare una settimana di trading calma all’orizzonte.

    I maggiori indici USA invertono la rotta, i rendimenti salgono, breakout dell’oro

    Ognuno dei principali indici statunitensi, l’S&P 500, ilNASDAQ, il Dow Jones ed il Russell 2000 è sceso sotto la rispettiva DMA su 200 di recente, per la prima volta dopo aver incrociato la principale media mobile al bottom del 2020. Il Dow è sceso dell’1,9% sulla settimana ed il NASDAQ Composite legato al settore tech è andato giù dell’1,8%. L’SPX segna -1,6% sulla settimana, con una perdita sull’anno in corso dell’8,8%.

    L’S&P 500 ora è scambiato in un pattern di inversione.