BCE e Riksbank: gioco accomodante aggressivo

 | 28.10.2014 12:19

h2 Forex News and Events/h2

Questa settimana i mercati valutari si muovono in scia alle decisioni delle banche centrali. La Banca Centrale Europea e la Riksbank stanno giocano un aggressivo gioco accomodante per evitare la deflazione. La scorsa settimana, la BCE ha acquistato una quantità inaspettata di bond garantiti e porterà avanti la sua operazione da mille miliardi di euro per combattere la deflazione. A sorpresa, la Riksbank ha tagliato il tasso sui pronti contro termine di 25 punti base, portandolo allo 0,0% per la prima volta nella storia, mantenendo inalterato il corridoio operativo a 150 punti base (-0,75% per i tassi sui depositi / 0,75% per il tasso marginale). Il 29 ottobre il FOMC e la RBNZ annunceranno la loro decisione; entrambi dovrebbero mantenere lo status quo.

Niente budget per il QE?

La BCE ha annunciato che la scorsa settimana ha acquistato bond garantiti per 1,704 miliardi di euro, cifra doppia rispetto alle stime del mercato (circa 800 milioni di euro). Come ha fatto ieri per la prima volta, la BCE annuncerà ogni settimana l’ammontare degli acquisti. Secondo il vice presidente della BCE Constancio, il pool di bond garantiti disponibili nell’Eurozona che si prestano al programma della BCE ammonta a 600 miliardi di euro, gli ABS “idonei ad essere acquistati” valgono 400 miliardi di euro. In totale, si raggiungono così i mille miliardi di euro che rappresentano l’obiettivo di espansione di bilancio della BCE. Questo quadro lascia presagire che non vi sia un QE all’orizzonte. La correlazione in essere a 40 giorni fra l’EUR/USD e lo spread fra i rendimenti dei decennali spagnoli e tedeschi è salito al 56%. Dopo l’annuncio, la divergenza dello spread ha fatto salire l’EUR/USD fino a 1,2723. Se a ciò si somma la diffusa debolezza dell’USD in vista del FOMC, prevediamo un rafforzamento del momentum di breve termine dell’EUR/USD. I lievi ordini d’acquisto per le opzioni in scadenza oggi conferiranno un po’ di supporto a 1,2650/1,2700. Si osservano offerte prima di 1,2740 (61,8% di Fibonacci sul rally di ottobre), un’ulteriore resistenza dovrebbe entrare in gioco a 1,2853/86 (23,6% di Fibonacci sulle vendite da maggio a ottobre / massimo 15 ottobre).

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In prospettiva, il sentiment intorno all’EUR rimane nettamente negativo. Un’espansione di mille miliardi di euro del bilancio della BCE dovrebbe continuare a pesare sul complesso EUR. La base valutaria incrociata a tre mesi si avvicina allo zero, lasciando presagire che i mercati dei future sull’EUR/USD stiano operando quasi a prezzi teorici. Ciò significa che il differenziale sui tassi d’interesse costituisce il motore principale dei prezzi dei contratti future. In tale contesto, l’ovvia divergenza fra Fed e BCE dovrebbe pesare sull’EUR/USD nelle strategie di medio-lungo periodo.

Tasso d’interesse della Riksbank allo 0% per la prima volta nella storia

Nel tentativo di smorzare i timori deflattivi dovuti alla debole crescita nell’Eurozona e alla politica ultra-accomodante della BCE, la Riksbank ha tagliato il tasso d’interesse di 25 punti base, portandolo dallo 0,25% allo 0,00% (rispetto ai 15 punti base previsti). Nel comunicato seguito alla decisione, la Riksbank ha detto che “[...] l’attività economica continua a migliorare. Tuttavia, l’inflazione è troppo bassa. Il Consiglio Direttivo della Riksbank ha quindi deciso che la politica monetaria dev’essere ancora più espansiva, affinché l’inflazione aumenti verso l’obiettivo del 2%”. Stando a quanto si legge nel comunicato ufficiale, la Riksbank non aumenterà i tassi finché non ci sarà una chiara ripresa dell’inflazione; i banchieri svedesi ritengono che sia “appropriato cominciare ad aumentare lentamente il tasso dei pronti contro termine a metà 2016”. L’intervento aggressivo sui tassi ha fatto salire l’USD/SEK sopra la resistenza a 7,3285 (massimo del 2012), la coppia ha compiuto un rally fino a 7,36 in un unico movimento. La mossa probabilmente si stabilizzerà a 7,30+ contro l’USD. Puntiamo a un rialzo verso quota 7,52 – massimo del pattern a spalle simmetrico del 2010 – con l’avvicinarsi del 2015.

L’EUR/SEK ha compiuto un rally fino a 9,3483 per la prima volta dal 3 luglio. Una minore convinzione intorno all’EUR ha frenato il rally prima della resistenza a 9,40. L’RSI è salito al 68%, la banda di Bollinger superiore a 30 giorni (9,2743) ormai è distante. Poiché ci stiamo avvicinando a condizioni d’ipercomprato, prevediamo un raffreddamento dei tentativi al rialzo. Le resistenze chiave sono collocate a 9,3887 (massimo 3 luglio), 9,3979 (massimo del 2011), 2,4275/85 (resistenze quarto trimestre, 2010). In un’ottica di più lungo termine, riteniamo che la determinazione della Riksbank nel combattere le politiche ultra-accomodanti della BCE dovrebbe determinare una preferenza della corona contro l’euro. La base incrociata a tre mesi si sta avvicinando allo zero, quindi il differenziale sul tasso d’interesse assumerà maggiore importanza. In questo contesto, per forza di cose gli strumenti non convenzionali della BCE (acquisti di ABS e bond garantiti, TLTRO) renderanno difficoltoso il rialzo dell’EUR/SEK.

 

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