Bene il Pil della Cina, ma manca la forza per salire

 | 23.01.2017 09:51


Nella settimana in cui Trump prende il timone delle operazioni, i mercati prendono tempo.

Chiusure deboli per i principali indici, ma con variazioni spesso limitate attorno al punto percentuale sul settimanale.

Una fase di lateralizzazione di breve quindi, in attesa di nuovi eventi che possano dare una una più decisa direzionalità agli indici.

Non ha mosso le acque più di tanto il dato macro più atteso della settimana, cioè il PIL della Cina. Cina che chiude il 2016 a +6,7%, in linea con le attese degli analisti e dello stesso governo cinese.

Tra gli operatori sembrano preoccupare gli annunci di manovre protezionistiche da parte USA, che hanno finora come target principale proprio la Cina, oltre che il Messico.

Ma guardando ai fatti, il processo di irrigidimento commerciale nei confronti della Cina è già iniziato nel 2014.

Con una brusca accelerazione nel 2016, anno in cui il numero di misure contro la Cina è praticamente raddoppiato.

E mentre gli USA vogliono ulteriormente spingere sul protezionismo, il presidente cinese da Davos si schiera apertamente per il libero mercato.

Il tutto suona un pò paradossale, vedremo come andrà a finire.