Bitcoin: le BC lo spingeranno da asset (90.000$) a valuta (1.000$)

 | 11.01.2021 12:07

La logica deflazionistica e dell’halving del Bitcoin implica un valore del prezzo della criptovaluta con trend teoricamente esponenziale fino al 2140 quando saranno minati tutti i 21 mln di bitcoin. Ma le banche centrali, avendo capito il pericolo che corrono, cercano di porre rimedio con una valuta digitale che altro non è che un modo per controllare direttamente i movimenti finanziari dei cittadini, annichilendo la funzione intermediatrice delle banche (great reset?). Come combattere il Bitcoin?

Inizialmente le banche centrali puntano a far cadere l’attenzione sulle CBDC ma il vero obiettivo finale potrebbe essere una crypto currency decentralizzata di creazione algoritmica da parte delle banche centrali senza limiti all’emissione e di uso comune e diffuso nel mondo: il “global coin” che, a differenza del bitcoin, pur essendo decentralizzato potrebbe essere incentivato alla diffusione (offerta di moneta senza limite) e all’utilizzo (incentivo alla velocità della circolazione) su scala globale, sempre volto a tracciare i movimenti di capitali sfruttando la relazione MV=PT. L’alternativa sarebbe fare la guerra al bitcoin creando una “massa monetaria parallela” tramite derivati (future, cfd, certificates, stabelcoin delle Banche Centrali…) tali che gli strumenti derivati possano un domani, a  causa dell’elevato numero di volumi, guidare il prezzo del sottostante (vedi selloff iniziale da inizio quotazione sul Cme di bitcoin).

Come oggi l’indicizzazione passiva degli etf ha portato mostruose quantità di flussi monetari agli asset manager che potrebbero “guidare” l’andamento del sottostante in caso ingenti flussi in uscita o in entrata sull’etf, lo stesso meccanismo potrebbe essere attuato per attaccare i detentori di bitcoin hodler che non movimentano i bitcoin che hanno in portafoglio. Se trattasi di bolla allora da asset digitale diventerà valuta grazie alla guerra delle banche centrali stesse, se invece rimanesse asset rifugio, fondamentale sarà la fiducia riposta nello strumento, come sta avvenendo in questo periodo a partire da PayPal (NASDAQ:PYPL) fino alla recente retromarcia dei grandi investitori e banchieri che stanno investendo nell’oro digitale.