Bloomberg e la prova della manipolazione dei mercati delle Banche

 | 17.01.2014 10:52

Le Autorità di Regolamentazione Economiche di tutto il mondo stanno gradualmente portando alla luce un quadro sconvolgente di come le banche manipolano i parametri di riferimento di quasi ogni asset: dalle valute ai tassi dei mutui, inclusi i mercati di Oro e Argento. 

Se fino a poco tempo fa i sostenitori della tesi manipolatrice erano additati come complottisti, ora anche nei mondo mainstream questi argomenti cominciano a attirare l'attenzione, tanto che Bloomberg ha appena pubblicato un articolo di Rosa Abrantes-Metz , intotolato “Come le banche manipolano i prezzi di Oro e Argento“. 

Invidiabile il curriculum di Rosa Abrantes-Metz. Professoressa associata presso la Stern School of Business della New York University e Direttore in materia di Antitrust nei mercati finanziari, nonché esperta di pratiche di regolamentazione dei mercati presso il Global Economics Group. 

Sono anni che gli Avvocati e gli Esperti Finanziari del GATA (Gold Anti-Trust Action Committee), documentano la manipolazione ribassista dei mercati dei preziosi, ormai le prove sono centinaia.

Bloomberg inizia allora a presentare e discutere il problema; ma badate, il rilievo di questa discussione va ben oltre i mercati di Oro e Argento, investe infatti per intero i fondamentali del libero mercato e coloro i quali lo osteggiano in ogni modo, ovvero oligopolisti e monopolisti del credito, delle materie prime, dei mercati finanziari

In particolare, nell'articolo Abrantes-Metz evidenzia come i processi per stabilire i prezzi dell’oro e dell’argento si prestino a insider trading (è reato ndr) e altre forme di negoziazione sleale.
Vi invito alla calma. Non sono solo congetture, ci sono dati presentati che pendono in favore della tesi e che suggeriscono che i mercati siano soggetti alla manipolazione e alla distorsione sistematica della loro struttura. 

Il meccanismo di fissazione de prezzi spot (ovvero con regolamentazione immediata in contanti) - il fixing - si presta a essere un facile veicolo per la manipolazione dei prezzi. 

Due volte al giorno, a Londra, i rappresentanti di cinque banche (sottolineo solo cinque), si contattano e determinano il prezzo spot dell’Oro (per l'Argento si parla di ben tre banche).
Tramite questo processo, si fissano i prezzi in contanti dell’Oro; una volta al mattino e una al pomeriggio l'operazione indirizza i prezzi di riferimento per tutte le transazioni mondiali del prezioso. 

Potreste obiettare che questo fixing non sia determinante a livello mondiale. A prescindere dalla sua efficacia (che come vedete nei grafici è abbastanza evidente), la questione di fondo è che la manipolazione avviene e il suo principale bersaglio sono i contratti derivati e il mercato delle opzioni.

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Le banche responsabili infatti possono avere (anzi, hanno) significative posizioni aperte nei mercati a termine futures interessati; ciò si configura come un palese e devastante conflitto d’interesse

h3 I prezzi dei preziosi sono manipolati al ribasso?/h3


Giudicate voi da questi grafici.
Nel primo si evidenza l’impatto ribassista che il fixing pomeridiano dei prezzi spot ha sul mercato di New York (media intragiornaliera dal 1993 al 2012 – fonte: Dimitri Speck).