BoE contro BCE: quale delle due ci sorprenderà di più?

 | 12.09.2018 22:31

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

La giornata di giovedì sarà importante per l’euro e la sterlina. In calendario sono previsti due annunci di politica monetaria ed il report sui prezzi al consumo statunitensi. Ciò vuol dire che non solo vedremo quanto siano disposte le banche europee ad inasprire la politica, ma vedremo anche quanta pressione c’è sulla Federal Reserve verso un ulteriore aumento dei tassi di interesse. Il dollaro USA è sceso ieri contro le principali controparti dopo un calo inatteso dell’IPP. I prezzi alla produzione sono scesi per la prima volta dopo 18 mesi, con i prezzi del petrolio stabili ed il dollaro in salita. L’IPC potrebbe essere condizionato dagli stessi fattori, soprattutto perché anche i prezzi del gas sono rimasti stabili lo scorso mese. Secondo il Libro Beige, alcuni distretti della Fed hanno riportato un aumento della pressione inflazionistica. Tuttavia, il dollaro non ha risposto bene al report della Fed poiché, nonostante abbia dimostrato un aumento dei prezzi in alcune aree ed una crescita economica moderata, la maggior parte dei distretti ha evidenziato una certa apprensione e incertezza per gli scambi commerciali. Inoltre, non è stato registrato un aumento significativo degli stipendi, nonostante l’andamento del mercato del lavoro. È fuori dubbio che la Fed alzerà i tassi questo mese, ma se l’IPC dovesse tradire le aspettative, allora gli investitori avranno un’altra scusa per vendere dollari. Nonostante il cambio USD/JPY si stia consolidando tra 110,50 e 111,80, il biglietto verde potrebbe scendere significativamente contro le altre valute.

L’andamento degli scambi del dollaro contro EUR e GBP dipenderà in gran parte dal tono degli annunci di politica monetaria della Banca Centrale Europea e della Banca d’Inghilterra. Entrambe le banche centrali dovrebbero lasciare invariati i tassi, dunque ci si concentrerà sulle previsioni per il futuro. Inizieremo con la BoE visto che la decisione del tasso precede quella della BCE. Prima di tutto bisogna sapere che il Governatore Carney non terrà alcuna conferenza stampa e che i verbali MPC saranno rilasciati insieme alla decisione. La sterlina sta andando bene in vista dell’annuncio di politica monetaria grazie alle crescente possibilità di un accordo sulla Brexit, e, se il tono della dichiarazione della BoE sarà positivo, potremmo vedere il cambio GBP/USD salire a 1,3175. Come mostra la tabella seguente, abbiamo assistito ad un miglioramento delle vendite al dettaglio, degli scambi commerciali, dell’inflazione e dell’aumento degli stipendi ma l’attività dei settori manufatturiero, dei servizi e delle costruzioni ha subito un rallentamento il mese scorso. Il mercato non si attende un ulteriore aumento dei tassi da parte della BoE fino alla metà del prossimo anno. I trader della sterlina tuttavia non saranno pazienti quanto la banca centrale, ed un qualsiasi riferimento ad un ulteriore inasprimento per quest’anno o per il prossimo potrebbe spaventare i trader con posizioni short.