BoE unanime, EUR debole, vendite al dettaglio in primo piano per il CAD

 | 23.07.2014 15:33

h2 Forex News and Events

I dati e gli eventi economici fanno distogliere l’attenzione degli operatori dalle tensioni geopolitiche (per lo meno nel breve termine). A Londra la decisione all’unanimità della BoE di non intervenire pesa sul complesso GBP. Oltremanica, l’EUR consolida le perdite contro USD e GBP. L’EUR/USD passa di mano su nuovi minimi dell’anno, mentre si rinforza la correlazione negativa con l’EUR/CHF. Altrove, gli operatori sono restii a spingere l’USD/CAD sotto 1,0700 prima della pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio canadesi, attesa per oggi alle 12:30 GMT. Le previsioni sono deboli.

L’unanimità della BoE pesa sulla GBP

Dai verbali della riunione di luglio della BoE emerge che la decisione di mantenere il tasso invariato al minimo storico dello 0,50% è stata unanime. I membri del Comitato di Politica Monetaria (CPM) hanno votato (9-0) per un non intervento della BoE, anche se nei verbali si legge che alcuni funzionari vedono un rischio ridotto nel rialzo dei tassi. Ciò è dovuto soprattutto ai segnali sostenibili di ripresa mostrati dai recenti dati macroeconomici pubblicati nel Regno Unito. L’economia britannica si appresta a chiudere il sesto mese consecutivo di crescita economica, il tasso di disoccupazione si attesta al 6,5%, minimo degli ultimi cinque anni e mezzo. Questo progresso significativo fa sì che l’attenzione si concentri sulla tempistica di una normalizzazione della politica. Anche se non ci sono segnali di una svolta da falco per quanto riguarda l’intervento sul tasso bancario, il rapporto trimestrale sull’inflazione, in uscita il mese prossimo, farà maggiore chiarezza sulla direzione che potrebbe prendere la BoE. Gli swap sul tasso d’interesse overnight sul SONIA continuano a mettere in conto un rialzo del tasso da parte della BoE entro la fine del 2014.

L’assenza di una concreta svolta aggressiva nel CPM fa presagire una correzione al ribasso più marcata della coppia GBP/USD nel breve termine. I livelli di supporto chiave sono ubicati a 1,7000/07 (esercizio delle opzioni / minimo del 27 giugno), e poi a 1,6922/23 (supporto 13 e 18 giugno). Ciò nonostante, la coppia scambia tranquillamente nella fascia media del canale di trend ascendente dell’anno corrente (1,6883-1,7356). Il trend per il breve termine non è a rischio.

EUR ai minimi dell’anno corrente

La reazione del mercato alla debolezza dell’inflazione USA è stata in qualche modo interessante per l’EUR/USD. A giugno, l’IPC USA, esclusi generi alimentari e prodotti energetici, è salito a un ritmo più lento pari allo 0,1% (rispetto allo 0,2% previsto e allo 0,3% precedente), l’IPC a/a (esclusi generi alimentari e prodotti energetici) è sceso all’1,9%. Le valute del G10 hanno reagito in modo contrastato: l’USD è stato venduto contro le valute oceaniane e lo yen, ma ha guadagnato contro EUR, GBP e CHF. Le forti pressioni a vendere sull’EUR alla fine hanno condotto alla violazione del supporto a 1,3477 (precedente minimo dell’anno corrente) e l’EUR/USD è sceso fino a 1,3455 sull’onda della liquidazione di lunghi. Indicatori tecnici e fondamentali suggeriscono un’estensione della debolezza per il futuro. Il prossimo supporto chiave è distante, a quota 1,3296 (minimo 7 novembre 2013).

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La debolezza dell’EUR/USD aiuta l’EUR/CHF a guadagnare terreno. L’EUR/CHF si aggira intorno alla media mobile a 21 giorni (1,21500), pronto a testare il massimo del canale di trend discendente in atto da maggio a luglio (oggi a 1,21570). Si osserva un’importante resistenza su questo livello, rafforzata da discrete barriere per le opzioni in scadenza oggi. L’intensificarsi delle pressioni a vendere sull’EUR/USD dovrebbe frenare il ribasso a 1,21350 (base del canale ascendente bisettimanale), vista la consistente correlazione negativa fra EUR/USD e EUR/CHF. Oggi la correlazione registrata a 40 giorni si attesta al -43%.

La correlazione a breve termine nell’EUR/GBP ha subito una brusca inversione, la coppia ha esteso le perdite verso la base del trend ribassista di giugno-luglio (0,78765). A continuazione del pattern tecnico in formazione da metà giugno, prevediamo una certa correzione al rialzo una volta raggiunto il minimo. Una violazione sotto la base del canale dovrebbe segnalare il rafforzamento del trend ribassista per il breve periodo. Le barriere per le opzioni in scadenza oggi stazionano a 0,78750. Discrete offerte per le opzioni attendono di essere attivate a 0,78000 prima del fine-settimana.

Gli operatori del CAD attendono i dati sulle vendite al dettaglio

Alle 12:30 GMT il Canada pubblicherà i dati sulle vendite al dettaglio di maggio, le previsioni sono deboli. Nelle ultime due settimane i lanci d’agenzia hanno definito l’andamento del dollaro canadese. Il comunicato accomodante della BoC, con l’enfasi sulla forza temporanea dell’inflazione, seguito dal rapporto sull’inflazione di giugno superiore alle attese, hanno determinato forti oscillazioni nel sentiment per l’USD/CAD. La coppia cala gradualmente fra 1,0697 e 1,0765 (media mobile a 21 giorni / massimo del triangolo discendente da marzo a giugno). Il momentum rialzista sta lentamente svanendo e gli operatori sono restii ad andare lunghi sul CAD prima dei dati sulle vendite al dettaglio. Eventuali sorprese negative dovrebbero condurre al superamento del massimo del triangolo, mettendo a rischio i livelli a 1,0794 e 1,0825 (medie mobili a 50 e 200 giorni).