Aumentate i risparmi pensionistici con questo ETF, qualunque sia la vostra età

 | 17.09.2020 16:06

In molti paesi le persone si impegnano sempre di più a risparmiare per assicurarsi un certo benessere finanziario negli anni della pensione. Risparmiare e investire in maniera saggia mentre si lavora permette di godersi appieno gli anni d’oro.

Oggi esamineremo gli ETF che possono aiutare i lettori di diverse età ad investire per la pensione.

Studiare un piano

Molti si chiedono come potranno continuare a mantenere lo stesso tenore di vita durante gli anni della pensione. Bisogna chiarire che da paese a paese varia il rapporto percentuale tra stipendio percepito prima di andare in pensione e la pensione stessa. Negli USA spesso di parla del metà e due terzi .

Nonostante il costo della vita e le abitudini di spesa possano variare in maniera significativa in base alla posizione geografica in cui ci si trova e alle diverse inclinazioni personali, offriremo degli scenari che si possono adattare alle situazioni specifiche dei lettori.

Ad esempio, chi guadagna 50.000 dollari all’anno potrebbe presumere di aver bisogno di 25.000-33.000 dollari all’anno, considerando che nel periodo della pensione non c’è più il mutuo più tra le voci di spesa.

Un modo per calcolare quanti risparmi sono necessari, escludendo l’eventuale Previdenza Sociale o atre pensioni private, è quello di moltiplicare la cifra necessaria per il numero di anni in cui ci si aspetta di vivere in pensione.

Presumendo di andare in pensione a 65 anni e di aver bisogno di 30,000 all’anno per almeno 25 anni di vita in pensione, sarebbero necessari 750.000 dollari – un calcolo che esclude eventuali interessi.

L’insegnamento da trarre è: siate realistici sulla somma di denaro che vi servirà effettivamente.

Risparmiare 750.000 dollari prima dei 65 anni

Per trarre il maggiore vantaggio dagli interessi, è importante iniziare a risparmiare e investire presto.

Esaminando i ritorni dell’indice S&P 500 nei decenni, è chiaro che il numero degli anni positivi supera quello degli anni negativi, con diverse fonti che suggeriscono che i ritorni annui su periodi di tempo più lunghi sono intorno all’ 8%-10%.