BTP VALORE: può difenderci dal dilemma tassi delle Banche Centrali?

 | 22.05.2023 19:10

Sono ripartite domenica sera a Washington le trattative sull’innalzamento del tetto al debito degli Stati Uniti, in vista di un incontro di stasera tra il presidente Joe Biden e il presidente della Camera Kevin McCarthy.
Le parti sembrano ancora lontane dall'accordo, con i repubblicani che insistono su un limite di spesa pluriennale e un aumento delle spese per la difesa, mentre i democratici cercano di proteggere i finanziamenti per la sanità e l’istruzione.

Le parole di Luis de Guindos, Vicepresidente della BCE, hanno mostrato la scorsa settimana preoccupazione per via dell’aumento inflattivo del settore dei servizi e hanno ribadito la necessità di prendere decisioni in merito ai successivi incrementi del costo del denaro riunione per riunione.

Si continua a navigare a vista dunque, con l’indice della volatilità obbligazionaria Merrill Lynch Option Volatility Estimate (MOVE) che subisce più di tutti questa mancata strategia.

E’ intervenuto sul tema tassi nei giorni scorsi anche Holzmann, Governatore della Banca centrale austriaca, secondo cui il plateau dei tassi sarà oltre il 4%. Ad allontanare le ipotesi di una fine della politica monetaria restrittiva dell’Eurotower è stato anche il Presidente della Banca centrale estone, Madis Muller, il quale ha affermato che è ancora prematuro aspettarsi che la BCE tagli i tassi nel 2024.
Guardando alla BoE, il Governatore Andrew Bailey ha affermato che la Bank of England non riporterà il bilancio ai livelli precedenti al 2008, quando le dimensioni erano inferiori ai 100 miliardi di sterline ed inoltre, per Bailey, il Quantitative Tightening non è “lo strumento monetario attivo” per affrontare l’inflazione.

L’Institute of International Finance ha infine dichiarato che il debito globale è aumentato di 8.300 miliardi di dollari nel 1° trimestre del 2023, arrivando a 305.000 miliardi di dollari, vicino ai massimi storici.

CHE INVESTIMENTI FARE SE L’ORIZZONTE NON E’ CHIARO?
Ci viene in aiuto il Ministero dell’Economia e delle Finanze con una forma di Btp che tende a discostarsi dalla sua struttura classica a tasso fisso e costante nel tempo.

II BTP Valore è la nuova famiglia di titoli di Stato riservata esclusivamente ai risparmiatori retail: privo di commissioni in fase di collocamento, con cedole periodiche crescenti e un premio extra finale di fedeltà riservato a chi avrà acquistato il Titolo all’emissione e lo avrà detenuto fino a scadenza, pari allo 0,5% sul capitale investito.

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La prima emissione ci sarà lunedì 5 giugno fino a venerdì 9 giugno 2023 alle ore 13, salvo chiusura anticipata. I tassi verranno comunicati il 1° giugno, prima dell’emissione, e potranno essere confermati o rivisti ma solo al rialzo, nel caso di cambiamento delle condizioni di mercato, a fine collocamento.

Se da una parte il presente BTP subirà le dinamiche di liquidità e spread denaro-lettera legate alle emissioni retail, dall’altra la sua struttura “step-up” potrà potenzialmente mitigare le politiche sui tassi d’interesse che affliggono gli investimenti obbligazionari.

Si sottolinea il concetto di “mitigare”: è chiaro che se le prospettive inflazionistiche renderanno necessari ulteriori aumenti dei tassi e se la qualità del credito del nostro Paese agli occhi del mercato peggiorerà, nessuno potrà garantirci un andamento tendenzialmente positivo neanche per questo Btp, se non all'approssimarsi della scadenza naturale.

E’ chiaro però che la durata relativamente breve e la soluzione dei tassi crescenti nel tempo per questo titolo nella forma “2+2”, renderanno l’investimento meno volatile comparato ad un suo pari “classico” con medesima scadenza.

Veniamo alle caratteristiche tecniche:
- Cedole semestrali calcolate in base a tassi prefissati a step crescenti nel tempo che saranno annunciati il 1° giugno. Le cedole verranno calcolate in base ad un dato tasso cedolare fisso per i primi 2 anni, che aumenta per i restanti 2 anni di vita del titolo.
- Capitale garantito a scadenza.
- Tassazione agevolata come per tutti i Titoli di Stato al 12,5%.
- Nessuna commissione per chi acquista nei giorni di collocamento.
- Garanzia per il retail di veder soddisfatta l’intera domanda richiesta.
- Taglio minimo acquistabile: 1.000 euro.
- Investimento non vincolato nel tempo.
 
Quale tasso aspettarci in emissione?
La logica vuole una comparazione con i BTP di pari scadenza: considerando ad esempio il BTP-1GN27 2,20, oggi riporta ad un prezzo lettera di 95,50, un rendimento netto a scadenza pari al 3,27% annuo. Questo potrebbe essere il nostro metro di valutazione, considerando però che se si hanno minusvalenze da compensare, farà di certo più comodo il “classico” Btp sotto la pari!

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