Campari: ottimo l'aperitivo, ma lo è anche il titolo?

 | 17.07.2023 12:28


Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi di mercato. In questo primo appuntamento della settimana andremo a trattare un titolo italiano che opera nel settore delle bevande, in particolare bevande alcoliche: Davide Campari-Milano N.V. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo). Inoltre di recente ho aperto un blog, i cui dettagli a riguardo sono presenti nel mio profilo Investing.

Come anticipato oggi parleremo di una società molto nota in Italia per i prodotti di consumo che produce, ma anche a livello internazionale. La società nasce in quel di Milano con la fondazione ad opera di Gaspare Campari (BIT:CPRI) nel 1860, ma come si può intuire a dare l’impulso decisivo non fu propriamente Gaspare bensì il figlio Davide prese il posto del padre alla sua scomparsa. La produzione si concentrò sul Bitter, il Cordial e il Campari Soda (il quale ebbe un ottimo successo grazie ad efficaci campagne pubblicitarie). Nel corso degli anni il gruppo continuò a riscuotere successi e ad acquisire altri marchi. Ad oggi i marchi rivestono una parte importante del giro d’affari di Campari, in particolare quello che incide maggiormente non è Campari (che al secondo posto) bensì Aperol. Infatti il marchio padovano, poi acquisito dal gruppo nel 2003, anche nell’ultimo trimestre ha dimostrato un momentum decisamente forte con una crescita delle vendite in Italia ed altri paesi europei a doppia cifra e a tripla cifra negli States.

In termini di dati di bilancio la società presenta numeri solidi ed in crescita piuttosto stabile, con un equilibrio finanziario buono e degli indici di bilancio leggermente superiori alla media del settore. I margini sono buoni e con l’ultima presentazione trimestrale si sono dimostrati in miglioramento (a proposito di trimestrali, i dati societari verranno pubblicati il 26 luglio). Sempre in tema di trimestrali vi consiglio di leggere l’analisi che ho fatto in merito alle banche americane, che trovate in esclusiva sul mio blog. Conto economico e stato patrimoniale ci forniscono le stesse informazioni, ovvero quelle di una società in crescita. Due dettagli negativi sono il debito (il rapporto debito/capitale è del 70%) e la scarsa liquidità immediatamente disponibile, la quale di conseguenza grava sempre sulla componente debitoria.

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