Capitale totalmente protetto e rendimento, anche in un mondo a tassi zero, si può

 | 20.08.2019 10:41

Il nuovo certificate di Credit Suisse con Isin XS1973548875 rende fino al 50% e protegge totalmente il capitale. Scadenza a 5 anni in dollari, ma si può approfittare di un rialzo del cambio o del sottostante in ogni momento.

Chiamatela pure “nuova normalità” eppure non mi ci abituo o meglio non mi accontento. 15 mila miliardi di obbligazioni che rendono meno di zero. Germania, Svizzera e Olanda mostrano tutta la curva dei bond, ovvero le obbligazioni da zero a trent’anni con tassi negativi e, in arrivo ci sono, Giappone, Finlandia, Austria. No grazie.

Il grafico mostra i bond in circolazione nel mondo a tassi negativi

Negli ultimi giorni, a spingere sotto zero i rendimenti ci ha pensato l’intervista rilasciata al Wall Street Journal del governatore della banca centrale finlandese, e membro della Bce, Olli Rehn, che ha parlato di mosse più espansive della Bce, il prossimo 12 settembre. In particolare, il banchiere ha dichiarato che la BCE potrebbe annunciare un taglio dei tassi ma anche un sostanziale piano di acquisto asset. La Banca centrale europea in sostanza potrebbe tagliare ulteriormente il tasso di rifinanziamento offerto alle banche a -0,6% dal -0,4% attuale. In Olanda Jyske Bank, terzo gruppo bancario del Paese, applica tassi negativi sui mutui. Un sogno, qui da noi. Ma pessimo per chi vuole investire.

Una soluzione intelligente in un mondo a tassi zero è quella che il mercato sta tornando a scoprire : i certificate a capitale totalmente protetto. Come funzionano? Se il sottostante, un titolo o una commodity o indice, scende, l’investitore non perde nulla (come un bond a tasso zero), se sale, l’investitore partecipa al rialzo. Come sempre usiamo un esempio concreto per capire meglio.

Il certificate a capitale interamente protetto di Credit Suisse con Isin XS1973548875: emesso a 100 dollari verrà rimborsato a scadenza tra 100 e 150 dollari, a seconda della performance di Generali. Se Generali sale il certificate salirà, se Generali scende l’investitore a scadenza non avrà perso niente e gli verranno restituiti i 100 dollari investiti.

Emesso il 2 agosto (gli svizzeri non vanno in vacanza) scadrà tra 5 anni, il 31 luglio 2024. Il prezzo di riferimento iniziale di Generali è stato fissato a 16,84 euro. Come per ogni certificate, l’investitore non dovrà aspettare alla scadenza ma potrà in qualsiasi momento disinvestire il suo capitale, magari per approfittare di un rialzo, anche nel breve, del sottostante o del dollaro.

Funzionamento: a scadenza se Generali avrà guadagnato il 45% dal livello iniziale il certificate verrà ritirato dall’emittente a 145 euro (+45%). Se Generali avrà guadagnato oltre il 50% ad esempio il 53%, il certificate verrà ritirato al massimo a 150 dollari. Se, però a scadenza, Generali avrà perso dal livello iniziale, (qualsiasi sia la perdita -20%, - 30% anche -100%) l’investitore verrà rimborsato con i suoi 100 dollari iniziali, senza nessuna perdita. Non male in un mondo a tassi zero.

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Rischi.

In caso di forte calo della quotazione di Generali è probabile che il prezzo del certificate quoti sotto 100 dollari in attesa della scadenza, quando verrà in ogni caso ritirato a 100 dollari.

Cambio Euro/Dollaro. Per un italiano o un europeo la performance finale dell'investimento sarà legata anche al tasso di cambio Euro/Dollaro. In caso di apprezzamento del 15% del dollaro l‘investitore beneficerà di una performance maggiorata e viceversa in caso di deprezzamento del dollaro sull’euro. L’investitore potrebbe decidere in qualsiasi momento di approfittare di un eventuale guadagno sul cambio disinvestendo in anticipo senza aspettare la scadenza.

Come ogni certificate ricordiamo che l’investitore è esposto al rischio credito dell’emittente. Questo certificate gode di una classificazione di rischio molto bassa, in una scala da 1 a 7 è stata valutata solo 2, livello tra i minori per un certificate. Il rendimento è al lordo della tassazione.

Come sempre prima di ogni investimento è sempre utili leggere il prospetto informativo e il Kid contenenti tutte le informazioni chiave. I documenti si possono trovare al seguente link

Caso specifico

Tornando all’investimento Generali è uno dei titoli preferito dagli analisti su 27 analisti, 7 consigliano di acquistare il titolo, 18 di tenerlo in portafoglio e solo due di venderlo. Il target price è fissato a 17,17 euro sopra il prezzo iniziale ma relativo ai prossimi 12 mesi.

Sul fronte cambi il dollaro ormai da tempo prosegue la sua crescita sull’euro alimentata da aspettative di politiche monetarie della Bce molto più espansive di quelle della Fed. In una logica di diversificazione e con i Treasury Usa a 5 anni che rendono l’1,6% l’investimento in questo certificate ha un potenziale rialzo più interessante. La scelta di un certificate a capitale totalmente protetto espresso in dollari consente di ridurre il rischio legato all'investimento in una blue chip della zona euro.

Approfondimento sulla struttura

Ora per chi vuole approfondire di più, capiamo come è possibile offrire una simile struttura: non perdo niente e posso solo guadagnare, possibile?

I certificate a capitale protetto hanno una struttura non complicatissima, con un po’ di attenzione si comprende bene come funzionano. In particolare in questo caso il certificate è così strutturato:

1) Si acquista un bond in dollari zero coupon emesso da Credit Suisse, uno degli emittenti più solidi del mercato con giudizio A1 da parte di Moody’s, A+ da Standard&Poor’s e A da Fitch, che rimborsa 100% del nozionale a scadenza ( ad esempio il 31 luglio 2024)

2) Acquisto per il 100% del nozionale su opzioni call (diritto di acquisto al prezzo di strike) di tipo europee con strike pari al livello iniziale di Generali

3) Vendita per il 100% del nozionale di una call (opzione di acquisto)con strike al 150% del livello iniziale di Generali

In breve, con il rendimento dato dal punto uno (acquisto un bond di Credit Suisse uno degli emittenti con giudizio più elevato dalle agenzie di rating) si acquista l’opzione call del punto due. Il punto tre, non obbligatorio, da un lato mette un tetto al rendimento massimo ma dall’altro, con i proventi della vendita, riesco a finanziare l’acquisto della call migliorando la struttura. In questo caso il rialzo dell’1% di Generali corrisponde a un rialzo del’1% del rendimento a scadenza. Senza la vendita della put il multiplo di rialzo del certificate sarebbe stato inferiore a uno rispetto l’andamento di Generali.

In sintesi questa struttura mi permette di migliorare e di molto i rendimenti in circolazione con un mix tra azioni e bond ma soprattutto proteggendo il capitale.

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