CBOE sospende i future Bitcoin: è l’inizio della fine per le criptovalute?

 | 22.03.2019 16:00

Quando il Chicago Board Options Exchange (Cboe) ha introdotto il trading dei future del Bitcoin l’evento era stato accolto col botto; ora che la piazza ha annunciato che non aggiungerà più nuovi contratti, la notizia ha ricevuto appena delle lamentele.

Ovviamente, nel dicembre 2017, quando il Cboe è diventato la prima piazza ad offrire prodotti derivati di opzioni cripto, il Bitcoin e le altre monete digitali erano scambiate a livelli da capogiro. Ora, l’inverno delle cripto va avanti da più di un anno. Quando è stato lanciato il trading dei future Bitcoin le aspettative erano che avrebbe giocato un ruolo significativo nella legittimazione dei cripto-asset, spingendo la domanda ed offrendo un modo meno rischioso ai nuovi investitori (sia retail che istituzionali) per partecipare. La sospensione da parte del CBOE dei future Bitcoin è l’inizio della fine per le criptovalute?

Ryan Radloff, Amministratore Delegato di CoinShares, ritiene che questi contratti non fossero cruciali per l’infrastruttura generale del cripto mercato. “Non ci preoccupa la loro perdita”, afferma. È dell’idea che non ci sarà un impatto reale.

Innanzitutto, il rivale Chicago Mercantile Exchange (CME) continuerà con il trading dei future Bitcoin. Inoltre, sottolinea Radloff:

“Uno dei casi d’uso “industriali” per i contratti di future BTC, almeno all’interno della cripto-comunità, è proteggere i ricavi dal mining di Bitcoin. Nel caso dei contratti regolati per cassa del CBOE, il rischio di avere un prezzo di scadenza diverso rispetto a quello in realtà disponibile sul mercato è troppo alto per usarli come un rifugio efficace, perciò la consegna fisica vince tutte le volte”.

Laurent Kssis, direttore di gestione di XBT Provider riassume così la situazione:

“Nella corsa ai prodotti più trasparenti, di livello professionale, con efficienti meccanismi di scoperta del prezzo e maggiore liquidità, il Cboe sembra stare cedendo terreno al CME”.

Ovviamente, parte del problema per i future Bitcoin del Cboe è stata l’esiguità dei volumi degli scambi. Secondo CryptoCompare, tra gennaio e febbraio 2019 i volumi del Cboe sono crollati di quasi il 31% mentre la media giornaliera del CME è schizzata di oltre il 23%.