C’è ancora tempo per unirsi all’impennata del granturco, ma attenzione compratori!

 | 30.05.2019 13:00

I prezzi del granturco sono ai massimi di tre anni per via del ritardo nella semina. Il mercato si avvia a segnare il rialzo mensile maggiore dal 2012. E ci sono buone probabilità di poter ancora trarre profitto anche se finora vi siete persi l’impennata.

Questa è la buona notizia.

Ed ora quella non tanto buona: i prezzi del granturco potrebbero vedere delle forti oscillazioni nei giorni, nelle settimane e nei mesi che verranno per via dei cambiamenti climatici.

Quindi se state pensando di tastare il terreno su questo mercato, fate attenzione.

h3 La volatilità è “alle stelle”, avverte Seery Futures/h3

Emerge cautela dalle parole di Mike Seery, specialista dei segnali tecnici dei future delle materie prime di Plainfield, Illinois, che in un report di ieri scrive che la volatilità del granturco

“è alle stelle al momento, per via delle terribili condizioni meteo nella parte medio-occidentale degli Stati Uniti”.

Il fondatore della Seery Futures di Plainfield ieri ha spiegato che l’oscillazione di 25 centesimi dei future del granturco (con il contratto di luglio sul Chicago Board of Trade passato dal picco di 4,38 dollari al bushel al minimo di 4,13 dollari) è stata insolitamente forte per gli standard del mercato.

Afferma Seery:

“Mi trovo nello stato dell’Illinois in cui piove ogni giorno e le previsioni indicano forti piogge per i prossimi giorni e non ci sono semine in corso nell’area in cui risiedo”.

h3 Piantato solo il 58% delle colture, contro la media del 90%/h3

“Non credo che pianteremo il 100% del granturco nel 2019. La volatilità del granturco sicuramente resterà estremamente alta nei prossimi mesi, in quanto ci troviamo ad un punto critico per la semina e penso ancora che altri acri passeranno alla soia. La semina della soia è solo al 29%, anch’essa in ritardo sulla tabella di marcia, poiché ci sono grossi problemi su tutti i fronti”.

I report sui progressi delle colture pubblicati martedì dal Dipartimento per l’Agricoltura USA mostrano che è stato piantato solo il 58% del granturco, il tasso più lento mai registrato e ben al di sotto della media del 90%. L’emergenza della coltura, intanto, è pari a solo il 32% rispetto alla norma del 69%.

La stretta risultante sul raccolto di granturco di questa stagione potrebbe essere un limite per le industrie che dipendono dal cereale, come le aziende di confezionamento di mangime per il bestiame ed i produttori di amido, dolcificanti, olio di semi di mais e bevande, nonché distillatori di alcol industriale ed etanolo combustibile.

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora