CEO Tilray: legalizzazione USA è il maggiore fattore a pesare sui titoli cannabis
Brenda O'Farrell | 26.04.2022 15:43
Quella che un tempo era una speranzosa domanda nel settore della cannabis, che aveva spinto i titoli nordamericani del settore, è ora un pessimistico rompicapo e il motivo principale per cui i titoli legati alla marijuana continuano a faticare.
La domanda è: quando gli Stati Uniti legalizzeranno a livello federale la marijuana?
È la principale sfida che deve affrontare il fiorente settore della cannabis legale. Ed è una sfida, dice l’amministratore delegato di Tilray Irwin Simon, che sta impedendo alle società del settore quotate in borsa di espandersi. È questa difficoltà, fa notare, che frena gli investitori istituzionali dal comprare titoli legati alla cannabis.
In una recente intervista alla CNBC, Irwin spiega che i titoli di società come Tilray (NASDAQ:TLRY) (TSX:TLRY) stanno a galla unicamente grazie agli investitori retail. Una volta che coltivatori e distributori di marijuana avranno accesso agli investimenti di grandi istituzioni (quando verranno approvate negli USA leggi come il Secure and Fair Enforcement Banking Act, o SAFE Banking Act), le società di cannabis potranno più facilmente generare liquidità per espandere le loro strategie di acquisizione e sanare i loro pesanti debiti.
All’inizio del mese, il Congresso USA ha approvato il Marijuana Opportunity Reinvestment and Expungement Act (MORE Act), per la seconda volta. La legge riclassificherebbe la cannabis in base al Controlled Substances Act, rendendola di fatto una droga legale ed innescando una lista di riforme criminali per legalizzare l’uso di droghe. Ma non ci sono tempistiche circa l’approvazione da parte del Senato.
All’inizio del mese, Tilray ha pubblicato gli utili del terzo trimestre. La società ha riportato ricavi del trimestre pari a 151,9 milioni di dollari, meno dei 156,2 milioni attesi.
Ma ci sono stati alcuni aspetti positivi. Le vendite di cannabis hanno raggiunto i 55 milioni di dollari e i ricavi da distribuzione, trainati soprattutto dalle attività farmaceutiche e dalla cannabis ad uso terapeutico in Europa, hanno toccato i 62,5 milioni di dollari, o il 41% delle vendite, diventando il maggiore segmento delle vendite retail di Tilray.
Secondo le notizie, Tilray si sta focalizzando di più sui mercati di cannabis terapeutica in Europa. Nel report sugli utili, la società spiega che i ricavi internazionali da cannabis sono “saliti di oltre il 4.000% dallo stesso trimestre dell’anno prima”.
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Il titolo Tilray è brevemente schizzato dopo la pubblicazione del report sugli utili. Ma i rialzi si sono presto fermati. Il titolo Tilray ha chiuso la scorsa settimana sul NASDAQ a 5,24 dollari, ben al di sotto del massimo 2021 di circa 24 dollari segnato nel gennaio 2021, ma sopra il minimo 2020 di circa 4,80 dollari.
Le stime dei 18 analisti sentiti da Investing.com danno un target price medio su 12 mesi di 8,64 dollari, che rappresenta un balzo del 64,9% dalla chiusura della scorsa settimana.
Grafico: Investing.com
Il titolo Tilray è salito dell’1,15% sul NASDAQ ieri, chiudendo a 5,30 dollari.
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