Il dollaro australiano mette alla prova il downtrend a lungo termine

 | 01.06.2020 17:21

Il dollaro australiano è salito per la terza settimana consecutiva. Il cambio AUD/USD è in salita da 8 delle ultime 9 settimane.

In Australia la pandemia ha causato “solo” 7.204 e “solo” 103 decessi alla data di oggi.  La situazione in Australia è diversissima rispetto agli USA, dove il numero dei contagi si avvicina ai 2 milioni e i morti hanno superato i 106.000 e continuano ad aumentare.

I dati sul PIL australiano del terzo trimestre saranno rilasciati mercoledì e si prevede un calo a -0,3% da 0,5%. Si tratterebbe del primo calo trimestrale in nove anni per l’economia oceanica.

La crescita annua, che è stata del 2,2% nel 2019, dovrebbe rallentare all’1,4%. Se il trimestre che terminerà a giugno dovesse contrarsi come quello di marzo, sarebbe la prima recessione tecnica dall’inizio degli anni ’90 in Australia.

Tuttavia, Deutsche Bank prevede una crescita dello 0,1% in Australia a marzo, in parte per via dell’assalto ai supermercati ed all’intensa attività di esportazione. Se questa previsione dovesse avverarsi, l’Australia avrà evitato una recessione tecnica – cioè due trimestre consecutivi in calo.

Per quanto riguarda gli USA: l’economia si è contratta nel primo trimestre di un 5,0% e la Fed prevede un altro crollo del 30%. Se le cose dovessero essere davvero così, l’Aussie avrà un forte vantaggio contro la controparte americana.

Uno scenario del genere potrebbe essere il catalizzatore capace di invertire il trend ribassista nel lungo termine dell’AUD. Adesso si sta avvicinando ad un incrocio tra la linea di uptrend dal minimo di marzo e il downtrend dal massimo di gennaio 2018.