Andrea Guzzonato | 02.01.2023 12:38
Oltre 90 banche centrali in tutto il mondo stanno aumentando i tassi di interesse.
Il prossimo anno, il tasso sui fondi federali dovrebbe raggiungere il 5,15%.
L'aumento dei tassi di interesse è una misura necessaria, ma purtroppo è insufficiente.
Per ridurre l'inflazione al 2%, le banche centrali devono anche abbassare in modo significativo i propri bilanci, cosa che non è ancora avvenuta.
Inoltre i governi dovrebbero ridurre la spesa, il che è altamente improbabile.
Nel secondo trimestre del 2022, secondo l'Institute of International Finance (IIF), il rapporto debito/PIL globale si avvicinava al 350%.
Le emissioni globali di debito ad alto rendimento sono rallentate ma ancora preoccupanti.
Tutto il debito rischioso accumulato negli ultimi anni dovrà essere rifinanziato tra il 2023 e il 2025, richiedendo il rifinanziamento di oltre 10 trilioni di dollari di debito a tassi di interesse molto più elevati e con meno liquidità.
Se pensi che il problema negli Stati Uniti sia significativo, la situazione nell'eurozona è ancora peggiore.
I governi dell'area dell'Euro sono abituati a tassi di interesse nominali e reali negativi.
La maggior parte delle principali economie europee ha emesso titoli di debito a rendimento negativo negli ultimi tre anni e ora deve rifinanziarsi a tassi molto più elevati.
Francia e Italia hanno scadenze medie del debito più lunghe rispetto agli Stati Uniti, ma anche il loro debito e i crescenti disavanzi strutturali sono maggiori.
Morgan Stanley (NYSE:MS) stima che nei prossimi due anni le principali economie dell'eurozona richiederanno un totale di 3 trilioni di dollari di rifinanziamento.
Anche se a tassi più alti, i governi rifinanzieranno il loro debito…
Ma quindi che ne sarà delle aziende e delle famiglie?
Il vero problema non sono gli aumenti dei tassi, ma l'eccessiva abitudine di accumulare debito.
Spiegare ai cittadini che i tassi di interesse reali negativi sono un'anomalia che non sarebbe mai dovuta esistere è difficile.
Le famiglie possono essere preoccupate per la possibilità di una rata più alta del mutuo, ma sono ignare del fatto che i prezzi delle case sono saliti alle stelle a causa dell'accumulo di rischio causato da tassi di interesse eccessivamente bassi.
L'entità della follia monetaria dal 2008 è enorme, ma l'eccesso del 2020 è stato senza precedenti.
Tra il 2009 e il 2018 siamo stati ripetutamente informati che non c'era inflazione, nonostante la crescita di prezzo degli asset e l'aumento ingiustificato delle valutazioni del settore finanziario.
Non si trattava solo di una sopravvalutazione delle attività finanziarie, ma anche di un aumento dei prezzi di beni e servizi insostituibili.
L'indice alimentare della FAO ha raggiunto livelli record nel 2018, così come gli indici sugli alloggi, la salute, l'istruzione e le assicurazioni
Coloro che sostenevano che stampare denaro senza controllo non causasse inflazione hanno continuato a credere che nulla fosse sbagliato fino al 2020, quando hanno infranto ogni regola.
Nel 2020-21, l'aumento annuale dell'offerta di moneta statunitense è stato del 27%, più di 2,5 volte superiore al picco di QE del 2009 e il livello più alto dal 1960.
Nella zona Euro, l'aumento dell'offerta di moneta è stato il più grande della sua storia, quasi tre volte il picco dell'era Draghi.
Tutto questo eccesso monetario senza precedenti durante una chiusura economica è stato utilizzato per drogare la spesa pubblica, continuata dopo la riapertura dell'economia…
Al costo però di portare alle stelle l’inflazione.
Apple (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:Rame
Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.