Ci sarà la quiete dopo la tempesta ? Petrolio, protagonista di speranze attese

 | 06.03.2020 16:31

La più grande lezione di mio padre è stata questa “Figliolo, dalla vita otterrai soltanto ciò che vi metterai dentro”. Se volete avere successo nell’attività di trading offritele prima di tutto il vostro cuore e la vostra anima. La ricompensa sarà grande…

Un piccolo estratto di un famoso libro di Larry Williams.

Credo profondamente che, e mai come in questo momento storico, se non si è per davvero spinti dalla passione, unita chiaramente allo studio, approfondimento, investimento in formazione, dedizione ed atteggiamento imprenditoriale, legato soprattutto ad una attenta e precisa politica di money management, risulta sinceramente difficile abbracciare questa splendida professione. Questo per sottolineare la incredibile fibrillazione di queste ore sui mercati che farebbe allontanare coloro i quali scambiano l’attività di borsa, erroneamente, con un semplice “tentativo” di provare ad arricchirsi. Incertezza mista ad ansia, questo è il clima di suspense vissuto e trasferito dalle due importanti giornate di Vienna.

Una sorta di vera e propria, tanto attesa e sperata, quiete dopo la tempesta di leopardiana memoria. Il desiderio di rasserenare, in prima istanza gli animi, fornendo una stabilità ricercata, dopo le turbolenze subite, in relazione a molteplici fattori raccontati, narrati, analizzati e sviscerati in tutte le salse.

OPEC: from Russia without love… titolava ieri un articolo del Wall Street Journal.

Nella seconda parte della mattinata odierna, al New York Mercantile Exchange, il greggio scambiato sotto i 43 dollari al barile, perdendo quasi un 5% ulteriore, si è spinto a solleticare area 42,83 dollari, un supporto tracciato a partire dal 2016, più precisamente dal mese di novembre e nuovamente ripreso nel 2018 a dicembre. Addirittura, sempre nel 2016, nei mesi di gennaio e di febbraio il greggio crolla sino a 26,36 dollari al barile.