CNH Industrial, analisi del titolo e prospettive

 | 24.04.2017 16:44

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CNH Industrial (MI:CNHI) nominata come leader del settore dal Dow Jones Sustainability World and Europe Indices per il sesto mese consecutivo nel 2016 ha chiuso il bilancio con ricavi pari a 25,3 miliardi di dollari e un Utile di 180 milioni di dollari ed il marchio del gruppo New Holland Agricolture ha proposto i migliori dati di vendita per il settore trattori.

L'incremento dei ricavi nella zona EMEA e APAC, il miglioramento continuo nella R&D riguardo la riduzione sulle emissioni, l'ottimizzazione dei consumi ed energie alternative contemporaneamente ad una crescita di valore delle risorse umane attestano il titolo quotato come uno tra i gruppi fra i più performanti con ottica di crescita consolidata.

Gli ordini nel 2016 dei veicoli CNH Industrial nella zona europea sono cresciuti e nello specifico in Francia (+10%), Italia (+38,7%), Spagna (+6%), incrementando così il ruolo concorrenziale anche in Europa.

Dall'analisi del cash flow possiamo notare come la liquidità netta rispetto al 2015 presenta un decremento e passa da 1.116 milioni a 874 milioni nel 2016, invece si ha un miglioramento del debito consolidato che passa da 26.458 milioni a 25.434, tale dato comprende sia l'attività industriale e sia i servizi finanziari.


Il gruppo guidato da Sergio Marchionne e il CEO Richard Tobin, che ha come azionista maggioritario il gruppo Exor (MI:EXOR), è quotato sia sul New York Stock Exchange ed è presente nel listino della Borsa di Milano, su quest'ultima la data di ammissione è riferita alla data di fusione e operatività tra CNH Global e Fiat (MI:FCHA) Industrial, quindi da settembre 2013.

Per ciò che riguarda l'andamento del titolo sul NYSE a partire dalla data di avvenuta fusione dei 2 gruppi ad oggi ha perso circa il 25% del suo valore, ha toccato il suo minimo di periodo su un'analisi su grafico 1Day a 5,65$ a gennaio 2016; a distanza di un anno però il titolo è cresciuto ed è passato da come citato prima 5,65$ il 18 gennaio 2016 a 10,04$ il 21 aprile 2017, il prezzo è incrementato del +77,7%.

Certo tali dati sono totalmente differenti se si cambia il timeframe e si passa su grafico 1week, il trend negativo ha inizio da un valore di 191 $ nel settembre 1997 a 12 $ del settembre 2016, una perdita di valore di -179$.

L'andamento del titolo azionario sul mercato italiano, (concentrando la mia analisi su grafico 1Day) mette in luce come il mercato abbia puntato sulla crescita di tale gruppo, infatti il valore di 5,18€ oltre ad essere il minimo di periodo è anche il minimo assoluto dopo l'entrata sul FTSE MIB a 9,79€, il prezzo a partire da gennaio 2016 ad oggi è cresciuto di circa l'80%.

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Cosa aspettarci dal futuro a questo punto?

Sicuramente e forse più degli altri titoli a causa del settore in cui opera il gruppo, bisognerà prestare molta attenzione ai dati macroeconomici come il PIL e il livello di fiducia dei consumatori e produttori negli USA e nell'UE e della crescita nelle zone del Mondo in cui è presente CNH, l'andamento del petrolio, lo stato delle energie alternative e l'andamento dei prezzi delle materie prime, ecco se si ipotizza una crescita costante di questi fondamentali indicatori in ottica Long, il titolo sul NYSE potrebbe nuovamente toccare il livello di 13$ e quindi ritornare da dove era partito e per ciò che concerne il titolo in Italia se la crescita toccherà il valore di 9,8€ potrebbe testare la zona di 10,5€ e proiettarsi durante un arco temporale medio (3 mesi) anche in zona 11€ toccando un futuro massimo di sempre per CNH Industrial.

Le zone di supporto da tener in considerazione per il titolo Italia è la zona di 8€-7,5€ e per quello statunitense 8$.