CNY schiacciato prima dei dati sull’inflazione, l’EUR si consolida

 | 09.12.2014 14:18

Market Brief

In Cina, oggi la gestione del rischio più stringente sulle emissioni di bond ha fatto scendere lo yuan e l’azionario. Ieri la CSDC (cassa di compensazione, China Securities Depository and Clearing Corporation) ha annunciato che non riacquisterà più debiti societari con un rating inferiore alla AAA, né debito aziendale con rating inferiore alla AA. Questa decisione riduce nettamente l’insieme di titoli utilizzati come collaterale e quindi potrebbe restringere le condizioni di liquidità, visto che molti istituti finanziari non avranno scelta, se non abbassare i loro coefficienti di leva finanziaria. Secondo le stime, la nuova regola interesserà 1.074 bond di nuova emissione, per un totale di 470 miliardi di yuan. La notizia ha colpito duramente gli indici azionari cinesi: l’Hang Seng ha ceduto il 2,34%, il Composite di Shanghai ha subito un colpo ancora più forte (-5,43%).

Per la prima volta da luglio, l’USD/CNY ha compiuto un rally aggressivo fino a 6,2079, lasciandosi alle spalle la nostra precedente zona obiettivo, intorno alla media mobile a 200 giorni (6,1792), e il 61,8% di Fibonacci (6,1803). L’RSI è salito all’81%, grazie all’improvvisa impennata della volatilità è stata superata anche la banda di Bollinger superiore a 30 giorni. Se le cifre sull’inflazione in uscita mercoledì dovessero rafforzare le vendite di CNY, rinvigorendo le scommesse degli speculatori su un nuovo allentamento della PBoC, ci potrebbe essere un intervento per arginare le volatilità. Nel breve termine, prevediamo un calo della base della nuvola settimanale di Ichimoku (6,1533/6,1940). In prospettiva, la PBoC procederà quasi sicuramente all’introduzione di un RRR (tasso di riserva frazionaria) uguale per tutto il sistema e a ulteriori tagli del tasso per sostenere la liquidità. A nostro avviso, il rialzo di medio termine, generato dai tentativi rialzisti sullo yuan, sarà limitato.

Per l’EU si avvicina la seconda tornata di TLTRO

L’EUR/USD è alla ricerca di una base prima della seconda tornata di TLTRO prevista per l’11 dicembre. La prima tornata del programma di LTRO mirate di settembre aveva generato una forte delusione, con prestiti per soli 82,60 miliardi di euro a 255 banche. Anche se il volume massimo che la BCE è pronta a prestare si attesta a 400 miliardi di euro, secondo noi l’esito delle TLTRO2 sarà molto lontano da questo obiettivo distante. La previsione per dicembre è che l’adesione si attesterà a 170 miliardi di euro. È quindi probabile una delusione questa settimana. Detto questo, ci aspettiamo un consolidamento del complesso EUR fino all’ultimo evento dell’anno per l’EUR.

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Gli indicatori di trend e momentum dell’EUR/USD sono marginalmente negativi. Collochiamo la nostra resistenza a 1,2440/45 (pivot MACD / media mobile a 21 giorni) e continuiamo a vendere sui rally finché questa zona non sarà violata. La ragione di questa strategia è semplice: minori saranno i prestiti TLTRO, maggiore sarà la probabilità di un allentamento quantitativo (QE). Le scommesse per le opzioni sono inclinate negativamente prima di 1,2400/20, s’intravedono leggeri ordini d’acquisto sopra 1,2445 per opzioni in scadenza oggi.

L’EUR/GBP consolida la debolezza sotto la media mobile a 50 giorni (0,78970). Il giudizio rimane negativo, la prima linea di supporto giace a 0,78250 (base ascendente da ottobre a dicembre). Una violazione sotto questa base dovrebbe intensificare le pressioni al ribasso. Il supporto chiave staziona a 0,77666/0,77672 (minimo 30 settembre / 1 ottobre).

Sull’onda del diffuso rafforzamento dello JPY, l’EUR/JPY ha violato al ribasso la linea di conversione a 9 giorni. Viste le incertezze politiche prima delle elezioni anticipate del 14 dicembre, prevediamo un rialzo a singhiozzo dei cross con lo JPY e scommettiamo su una correzione al ribasso più marcata nel corso della settimana. In questi giorni, i commenti dei politici giapponesi saranno al centro dell’attenzione. Per chi opera sullo yen sarà importante capire se l’Abeconomia sarà appoggiata dall’esito delle elezioni di domenica. Secondo noi, il primo ministro Abe otterrà il supporto di cui ha bisogno. Se questo scenario sarà confermato, i cross con lo JPY dovrebbero compiere un altro passo avanti. Solo a quel punto prenderemo in considerazione una violazione sopra le offerte a 150 per l’EUR/JPY.