Coinbase: Quotazione epocale

 | 20.04.2021 08:49


"Articolo scritto in esclusiva per Investing.com da Calogero Selvaggio."

“Vogliamo essere per le criptovalute quello che Google (NASDAQ:GOOGL) è per il web.”
Questo è il sogno di Brian Armstrong che ha fondato Coinbase(NASDAQ:COIN), la piattaforma da poco quotata al Nasdaq.

I numeri parlano chiaro: Oltre 43 milioni di utenti in oltre 100 Paesi del mondo. Ricavi raddoppiati nel 2020 rispetto all’anno precedente, 1,3
miliardi di dollari.

Dalla nascita di "Bitcoin" per opera di Satoshi Nakamoto con il famoso "White paper", milioni di utenti si sono avvicinati a questo mercato e hanno utilizzato le criptovalute. Nel 2012, nasce Coinbase con l’obiettivo principale di essere il sistema di scambio più accessibile agli early adopters (i pionieri nell'utilizzo di un nuovo prodotto), posizionandosi tra le piattaforme di scambio più importanti.

Si tratta di una piattaforma in cui è possibile comprare, vendere e tenere in deposito per conto dei clienti le monete digitali:

- portafoglio (wallet): uno spazio virtuale dove depositare le valute (euro, dollari, Bitcoin, Litecoin, Ethereum altre);
- cambio valuta (exchange): è un convertitore che scambia denaro in criptomoneta e viceversa.

Non richiede pagamenti agli utenti per memorizzare le loro criptovalute nel suo popolare servizio di portafoglio. I suoi introiti provengono piuttosto dalle commissioni incassate dagli acquisti e dalle vendite di esse:

- Commissione di margine: conosciuto anche come spread, addebita circa lo 0,50% per gli acquisti e le vendite. La commissione che l’utente paga
realmente dipende dalla variazione di prezzo tra il momento in cui si riceve un preventivo e il momento in cui l’ordine è effettivamente completato;
- Commissione Coinbase: si tratta di una commissione su tutte le transazioni crittografiche in aggiunta allo spread.


Coinbase si pone come "intermediario" ed è tra i canali più sicuri e utilizzati, soprattutto per gli utenti che si avvicinano per la prima volta a questo tipo di operazioni, infatti i tempi di elaborazione possono essere lunghi (dai tre ai cinque giorni), ragion per cui è meno utilizzata da coloro che cercano di effettuare operazioni di trading importanti che a loro volta preferiscono Coinbase Pro.

Il servizio permette di acquistare monete in frazioni, o porzioni di moneta, caratteristica utile per le monete che hanno un alto valore, come il Bitcoin che attualmente vale 55000 dollari a moneta.

La sua escalation è sicuramente dovuta soprattuto alla strategia messa in atto con una serie di misure per garantire la sicurezza della piattaforma.
Custodisce quasi il 98%, dei fondi dei clienti offline in cold storage costituiti da hard disk e backup cartacei. Conservandoli in tutto il mondo in cassette di sicurezza e caveau.

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La strada scelta da Coinbase di quotarsi non è quella consueta. In altre parole, ha preferito evitare il tipico processo di offerta pubblica iniziale (IPO)
indirizzato alle banche di investimento per aumentare gli interessi e finanziare l’accordo che di conseguenza contribuiscono a fissare un prezzo per azione, e pubblicare le sue azioni direttamente in Borsa tramite una cosiddetta quotazione diretta, introdotta da grandi nomi come Spotify (NYSE:SPOT) e Palantir(NYSE:PLTR) (Pltr) negli ultimi anni. I proprietari della società convertono le loro quote in azioni e gli investitori possono acquistarle sul mercato.

Si tratta di una strategia non tradizionale, ma efficace!

Dopo la sua quotazione (14 Aprile), nei primi minuti di contrattazione ha toccato un massimo intraday a 429 dollari per poi ridimensionarsi. Mentre ieri il prezzo ha chiuso a 333 dollari per azione, in rialzo del 30% rispetto al prezzo indicato come riferimento per il listing a 250 dollari. Al di là delle montagne russe, per Wall Street si tratta della maggiore quotazione per un’azienda Usa dopo quella di Uber (NYSE:UBER) avvenuta nel 2019.

Prima dell'arrivo in borsa, infatti, Coinbase aveva una valutazione pari a 81 miliardi di dollari mentre, in seguito la capitalizzazione si è attestata ad oltre100 miliardi di dollari. Considerando questo valore, la società evidenzia quindi un multiplo pari a 10 volte le sue vendite che è decisamente superiore a quello medio del Nasdaq che si ferma al 4,7.

L’approdo di Coinbase in borsa è indiscutibilmente un momento epocale, rappresenta una svolta per il suo settore.

Ma a dividere è esattamente quello che ormai leggiamo ogni volta:
le monete digitali sono una bolla destinata ad esplodere, oppure sono una rivoluzione?

Da una parte ci sono pessimisti che vedono questo settore come uno schema Ponzi (vedi articolo sul Bitcoin), dall’altra ci sono gli ottimisti o visionari che fino ad oggi hanno avuto ragione con le quotazioni che sono in continua ascesa e valori sempre più alti dei propri portafogli. Al centro ci sono milioni di persone indecise o dubbiose che ancora non sono entrate nel mondo delle criptovalute e che con questa quotazione però hanno avuto la conferma di cosa questo settore sia capace. Insomma, tutto ciò ha aumentato la credibilità e potrà trovare nuovi investitori e capitali.

Una cosa è certa, la finanza tradizionale comincia a fare i conti con il digitale.

In Italia è stato bocciato dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti: “hanno quotato il nulla, certificato dal nulla. Nulla a mezzo di nulla, si può dire”.

Le società attive nella finanza digitale in Borsa Italiana in termini di capitalizzazione valgono complessivamente oltre 33 miliardi di euro, pari a circa il doppio di Unicredit (MI:CRDI) e non lontano dalla capitalizzazione di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) posta a 44 miliardi. Il titolo FinTech (NASDAQ:FTIV) a maggiore capitalizzazione in Italia è Nexi (MI:NEXII), tra i maggiori beneficiari del programma di cashback di Stato. Un altro esempio è FinecoBank (MI:FBK), istituto di credito nato come piattaforma digitale di intermediazione per strumenti finanziari, che col tempo si è affermata tra le principali banche online pure in Europa.

Nonostante il fenomeno si stia manifestando poco, si stanno affermando casi simili a Coinbase, come l’investimento di Banca Generali (MI:GASI) nella piattaforma Conio, Illimity nella startup di pagamenti digitali Hype e Azimut (MI:AZMT) in Epic sim.

I fattori da tener conto per cercare di capire quale sarà la direzione del titolo Coinbase in futuro è l'andamento dei ricavi e dell'utile. Dovrebbe chiudere il trimestre in corso con un utile compreso tra i 730 e gli 800 milioni di dollari. In pratica nel solo trimestre in corso, dovrebbero essere pari ad oltre il doppio rispetto a quelli dell'intero scorso esercizio. Altro elemento che condiziona le previsioni, riguarda lo stato di salute del mercato di riferimento che può vantare un valore pari a 2 trilioni di euro e la quota degli utenti è salita dal 4,8% (del 2018) all'11%. Il boom è avvenuto anche grazie alla corsa contro il rischio inflazione che ha visto nelle monete digitali un riparo.

Assodato che l'andamento del titolo è strettamente connesso a quello delle criptovalute e che le previsioni del Bitcoin nel 2021 sono molto positive, il valore della società non può che crescere. Stando alla teoria dello "stock-to-flow", Bitcoin potrebbe salire a quota 100.000 entro il prossimo halving (2024). Un rialzo simile avrebbe come effetto positivo sul fatturato della società con una crescita del 20%. Di conseguenza, proprio il legame con le cripto potrebbe essere un problema se queste ultime avessero ribassi a causa di un potenziale scenario di “sell-the-news”, un mercato dei future surriscaldato e se ci fossero eventuali nuove regole sul settore da parte delle autorità di regolamentazione.

Se analizziamo il grafico, il titolo ha perso volatilità andando a comprimersi in 4 candele, tutto ciò potrebbe esplodere con violenza sia al ribasso che al rialzo visto che non esiste storicità sul titolo e quindi un trend di base.
Il prezzo a 12 mesi dalla sua quoatzione è di 394 dollari.