Una strada complicata per greggio e oro sulla scia dell’impennata del virus

 | 16.11.2020 15:31

Un iniziale rialzo dei prezzi di greggio e oro sulla settimana potrebbe essere ingannevole per gli investitori, mentre le speranze per i vaccini ed i farmaci si scontrano con i potenziali ordini di restare a casa sulla scia dell’impennata di casi di COVID-19.

I prezzi del greggio sono rimbalzati di oltre l’1%: le speranze che l’OPEC+ confermi gli attuali tagli sulla produzione hanno compensato i timori di una domanda di carburante più debole in conseguenza dell’aumento dei contagi da coronavirus e di una maggiore produzione libica.

Per quanto riguarda l’oro, sia i prezzi dei future che quelli dei lingotti sono saliti quando gli investitori vi hanno cercato rifugio dal calo dell’attività economica nei paesi e negli stati USA dove sono state imposte norme di sicurezza più rigide a causa del coronavirus.

Il greggio sale grazie ai dati asiatici incoraggianti

I dati che hanno rivelato una ripresa nella seconda e nella terza economia mondiali, rispettivamente Cina e Giappone, hanno contribuito a supportare gli scambi asiatici del greggio questo lunedì. Un’ulteriore spinta è arrivata dalla notizia che le raffinerie cinesi hanno processato la quantità livello di greggio più alta mai registrata ad ottobre su base giornaliera.

“La continua performance superiore dei dati economici asiatici suggerisce che la ripresa dei consumi da parte della regione proseguirà”, spiega Jeffrey Halley, analista della newyorkese OANDA che scrive da Sydney.

“Nonostante si avvertirà il colpo del COVID-19 sui dati economici statunitensi, con l’Asia che resta sulla strada giusta le pressioni ribassiste si sono ridotte”.

I future del greggio West Texas Intermediate scambiati a New York, il riferimento del greggio statunitense, rimbalzano di 53 centesimi, o dell’1,3%, a 40,66 dollari al barile alle 00:46 ET (05:46 GMT).