Confinvest - L’inflazione non intacca i metalli

 | 01.03.2021 17:19

Confinvest (MI:CFVT) [CFVT.MI] punta sul fintech per ampliare il suo business dopo i ri-sultati di bilancio in crescita del 2020. 
La società specializzata nell’intermediazione da front office di monete d’oro e lingotti chiude l’esercizio con ricavi gestionali per circa 41 milioni di euro (+50% rispetto al 2019) e un utile netto di 820 mila euro (+34%). Nel frattempo, prosegue lo sviluppo dell’app Conto Lingotto, una piattaforma fintech che si propone di rendere l’oro una forma di risparmio accessibile a tutti. In pratica, consente di aprire un conto finalizzato all’acquisto e alla vendita di oro, permette d’investire anche piccoli importi e di attivare un piano di accumulo in oro fisico con acquisti predefiniti.

“L’applicazione sta andando anche meglio del previsto”, racconta il ceo e fondatore Giacomo Andreoli a Websim, “siamo a 30 mila do-wnload, di questi circa 3mila si sono trasformati in account registrati e circa un migliaio hanno aperto un loro conto. Questa era la situa-zione alla fine del 2020. Quest’anno lavoriamo sulla user experience e sull’ampliamento della platea di tecnologie di pagamento open banking. E’ un passaggio importante perché ci permette transazioni comode e immediate, direttamente sulla piattaforma”. 

L’ultima novità in questo senso è l’ingresso in Nexi (MI:NEXII) Open, l’ecosistema open banking di Nexi, che permette di rendere fruibile l’applicazione di Confinvest a tutte le banche partner della società leader italiana nel settore. “La partnership con Nexi”, prosegue il ceo, “rappresenta un ulteriore passo fondamentale per lo sviluppo di Conto Lingotto. Vogliamo far crescere la nostra soluzione in white label, mettendola a disposizione di una vasta platea di operatori ban-cari e finanziari. Offriamo a Nexi una soluzione fintech nata per fa-cilitare l’open banking e capace di dare a chiunque la possibilità di investire in oro in maniera agile e sicura”.

Intanto l’inflazione sale e spaventa i mercati delle obbligazioni. “A mio modo di vedere”, è l’opinione di Andreoli, “ci sarà una forte ri-presa dell’inflazione, ma nonostante questo, i tassi rimarranno bassi per evitare un’ondata di default. In una tale situazione i metalli, oro compreso, acquisteranno valore e vedremo aumentare l’interesse per questa asset class”. 

Una prospettiva interessante per Confinvest che ha l’oro come core business. Ma secondo Andreoli l’azienda ha un futuro roseo a pre-scindere dai mercati: “Il nostro business permette di fare economia di scala con l’aumentare dei volumi transati”, spiega, “una volta che abbiamo coperto i nostri costi fissi dovuti a personale e uffici, tutto quello che riusciamo a guadagnare in più si tramuta in utile netto e in cassa. Abbiamo debiti pressoché a zero e siamo finanziariamente solidi. Inoltre, la nostra vocazione digitale ci ha permesso di guadagnare terreno rispetto ai nostri competitor che, invece, sono stati presi alla sprovvista da Covid 19”. 

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Nei prossimi anni il programma di lavoro include la crescita anche per acquisizioni, principalmente domestiche: “Ma pensiamo anche all’estero, però il mercato italiano è di per sé molto grande, tutto da conquistare, e forse è ancora prematuro pensare a uno sviluppo oltre confine. Continueremo con il nostro approccio multicanale e con gli accordi con il sistema bancario, non solo per Conto Lingotto, ma anche per le nostre altre tipologie di attività”.