Continua il rally delle materie prime

 | 18.03.2022 16:27

Alla fine di febbraio 2022 la Russia ha invaso l’Ucraina, dando il via alla prima grande guerra sul suolo europeo dalla Seconda Guerra Mondiale. La Russia è un importante produttore di materie prime. Sanzioni, embargo e problemi di approvvigionamento causati dalla guerra nell’Europa orientale hanno aumentato le pressioni inflazionarie. L’invasione russa e le sanzioni hanno fatto schizzare i prezzi delle materie prime. Negli ultimi giorni rame, oro, nickel, carbone, grano e molte altre materie prime sono salite a massimi record. Il mercato rialzista delle materie prime è iniziato prima della guerra in Ucraina, che ha messo solo benzina sul fuoco dell’inflazione.

Nuovi massimi per il rame e una correzione, l’oro si unisce alla festa

La Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio, iniziando una tragedia umanitaria. Gli Stati Uniti, l'Europa e altri paesi alleati hanno imposto sanzioni alla Russia. La Russia si è vendicata con divieti di esportazione. La guerra e le barriere commerciali creano un nuovo ciclo di dislocazioni dei prezzi nei mercati delle materie prime, con un impatto sulle forniture. Le pressioni inflazionistiche hanno già fatto sì che l'asset class delle materie prime sperimentasse una staffetta rialzista iniziata nel 2020 e proseguita nel 2021 e nei primi mesi del 2022. La guerra ha solo messo il turbo all'apprezzamento dei prezzi in molti mercati delle materie prime.