Convinzione: come perdere un sacco di soldi con gli investimenti

 | 28.04.2023 16:05

Convinzione (/con-vin-zió-ne/): sostantivo femminile, ferma certezza morale o intellettuale; l’essere convinto.

Nel mondo degli investimenti, avere una convinzione assoluta in un’ideologia o tesi può portare a perdere opportunità o capitale nel corso del tempo.

Quali sono le vostre convinzioni sugli investimenti e sul vostro portafoglio? Ecco un breve elenco delle più comuni:

  1. Il dollaro è tradizionale e andrà a zero.
  2. Il dollaro perderà il suo status di valuta di riserva.
  3. C’è troppo debito, e gli Stati Uniti alla fine andranno in default.
  4. Una recessione o depressione sta arrivando perché l’ha detto (inserire nome).
  5. Ci sarà una carenza mondiale di cibo e petrolio.
  6. I tassi di interesse non possono che salire.
  7. Il governo confischerà tutto.
  8. La società è sull’orlo del collasso.
  9. Aggiungere convinzione personale.

Ovviamente ce ne sono molte altre.

E soprattutto, tutte queste cose potrebbero effettivamente succedere. Sicuramente non ho la capacità di prevedere il futuro.

Il concorso di bellezza

Quando si tratta di investimenti, queste “convinzioni” possono metterci anni a realizzarsi. E dato che sia i mercati che l’economia si evolvono nel tempo, è probabile che molte di queste convinzioni non avranno mai modo di realizzarsi, o lo faranno in una maniera molto più attenuata.

Come fa notare Gieschen, non solo il mercato cambia e si riconfigura in continuazione, ma è anche un sistema adattativo complesso. Ciò significa che i suoi partecipanti sono consci della propria storia. Gli indicatori sono un ottimo esempio del concorso di bellezza di Keynes, in cui gli osservatori passano dall’osservare l’oggetto ad osservarsi a vicenda.

In altre parole, se il mercato, che è un organismo vivente formato dalle menti collettive degli investitori, comincia a fiutare la vostra convinzione, approfitterà della vostra posizione per prendervi soldi.

Un esempio di convinzione sbagliata

Nei miei numerosi anni di esperienza, ho ricevuto infinite email da persone convinte che determinate cose sarebbero successe. Ad esempio, durante la “crisi finanziaria” del 2008. Nel febbraio 2009, ho scritto un articolo su 8 motivi per cui gli investitori avrebbero dovuto cominciare a comprare azioni. Sono stato inondato da email di rimprovero, perché era ovvio che “il mondo era finito e il mercato azionario si sarebbe azzerato”.

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Ovviamente, non è stato così: la Federal Reserve e il governo sono intervenuti con vari salvataggi, liquidità e tassi di interesse a zero.

Ma i “fan dell’oro” non demordevano: era chiaro che il governo stava stampando denaro che avrebbe portato alla caduta del dollaro e all’impennata dell’inflazione e dei tassi di interesse.

Sembrava logico.

Ma non è andata così.

Poi, nel 2020 è arrivata la pandemia e il governo ha chiuso l’economia. Ancora una volta, si credeva che il mercato si sarebbe azzerato, che il mondo sarebbe finito e che l’oro fosse l’unico investimento valido.

Per la seconda volta, la convinzione della “fine del mondo civilizzato” non si è realizzata, con il governo intervenuto portando i tassi a zero e inondando il sistema di liquidità. Ne ho parlato di recente.