Il rame guarda al livello dei 4 e mezzo nelle speranze di una ripresa globale

 | 02.12.2020 12:53

I prezzi del rame guardano al livello dei 4 dollari e mezzo la libbra per il prossimo anno, un record toccato nel 2011: una svolta importante per gli investitori sul metallo nel lungo termine che per gran parte dell’ultimo decennio non hanno gioito molto.

L’ottimismo verso una ripresa globale dalla pandemia nel 2021, mentre i vaccini per il COVID-19 entrano nell’ultima fase prima della distribuzione sul mercato, sta alimentando delle previsioni  super rialziste verso le risorse naturali,  i titoli e gli asset di tutti i tipo. Il rame, essendo l’indicatore numero 1 dell’economia, è stato anch’esso investito da questa ondata di ottimismo.

Alcuni dei più grandi economisti lo avevano chiamato “Dottor Rame” (Dr. Copper) in un’era in cui i prezzi del metallo erano strettamente collegati all’economia globale. Negli ultimi anni il metallo rosso si è sempre di più staccato dalla crescita globale.

Lo scorso anno, dopo una lunga e triste performance, gli investitori del rame nel lungo termine hanno guadagnato il 6%, dopo una perdita del 19% nel 2018. 

2020: l’anno della rinascita per i metalli, nonostante la pandemia

Per molti analisti quest’anno, che ha segnato l’inizio di una nuova decade, è stato considerano un anno di rinascita, ma non solo per il rame, ma per tutti i metalli industriali. Nessuno sapeva che sarebbe anche stato l’anno della pandemia globale. Anche se il 2020 ha finito per fare avverare la profezia della call rialzista sui metalli, alimentata dall’ottimismo di una ripresa del consumatore di rame per eccellenza, la Cina.

Il rame, utilizzato dappertutto, dai micro circuiti dei telefoni cellulari alle turbine giganti che incanalano megawatt di potenza, sembra destinato a salire nel 2021. Quest’anno finora il metallo rosso è salito del 23% dopo aver registrato delle perdite in tre degli ultimi 11 mesi.

La Cina fa grandi acquisti di metalli, soprattutto di rame

Brokerage TD Securities ha sottolineato in una nota martedì che il consumo vorace da parte di Pechino della maggior parte dei metalli per prepararsi alle opportunità di crescita nel 2020 e nel 2021 sta avendo un forte impatto sui prezzi del rame:

“L’appetito insaziabile della Cina ha innescato una seconda ondata di scorte che hanno alimentato un forte rally del metallo prezioso, ma i dati mostrato che gli hedge fund hanno coperto totalmente i loro short. Questo short covering probabilmente ha contribuito a rafforzare i prezzi”.

Ma Brokerage TD Securities ha dichiarato che il suo indicatore in tempo reale della domanda di materie prime sta mostrano i primi senali di stallo del rally in quasi tutte le risorse naturali nelle aspettative che i vaccini sul COVID-19 siano presto disponibili.  

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“Questo ci fa chiedere: quanto ancora la Cina potrà fare incetta di metalli prima di perdere il suo appetito?”

I fondamentali delle materie prime si basano su cicli offerta-domanda altamente soggettivi, dunque l’altro indicatore della futura direzione del rame nei prossimi mesi si baserà sulla chart action recente.

2021 Anno record per il rame