Banca Piccolo Credito Valtellinese: analisi tecnica

 | 18.11.2016 16:35


Il futuro grafico di Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) ruota attorno al sostegno in area 0.3100 euro (0.3161 euro,prezzo min. del giorno) che avrà il compito di contenere i ribassi.

La permanenza dei corsi sopra tale sostegno è strategica per evitare nuovi ribassi che potrebbero ricondurre il titolo fino a 0.2939 euro (minimo storico; 2° target 0.2845 euro).

Non è da escludere un rimbalzo dei titoli del comparto ma per quanto riguarda Credito Valtellinese, rialzi fino a 0.4500 euro sarebbero comunque puri rimbalzi.

Per il momento dal grafico non emergono elementi positivi. Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 41%, il 72% in 12 mesi, il 67% in 3 anni ed il 74% in 5 (dal 2000 ad oggi -95%).

Se dovesse esserci a breve una ripresa del comparto, assisteremo a forti oscillazioni su questo titolo e con probabili rialzi anche a doppia cifra.
In uno scenario di debolezza della ripresa economica, la redditività delle banche sconta altresì un contesto operativo influenzato dalle crescenti pressioni sui margini – interessi negativi e volatilità dei mercati finanziari incidono in misura significativa su margine di interesse e commissioni – e dai costi per la gestione, anche attraverso cessioni sul mercato, dei crediti problematici, in un quadro regolamentare severo e tuttora in evoluzione.

Le prospettive per l’esercizio in corso restano condizionate da tale contesto operativo.

I risultati dell’esercizio potranno scontare gli effetti di ulteriori interventi, in termini di rettifiche su crediti, coerenti con l’obiettivo strategico di ridurre in misura significativa lo stock dei crediti non performing nonché di migliorare le performance di recupero.

I risultati dell’esercizio saranno altresì influenzati da oneri straordinari correlati all’implementazione di alcune azioni previste dall’Action plan 2017-2018.


Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.