DailyFX Morning Adviser, Dollaro di nuovo in forze

 | 23.10.2014 10:37

Davide Marone 23 ottobre 2014

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Potremmo definire i mercati di questi giorni attendisti nel momento in cui sul fronte europeo si attendono gli sviluppi sulle misure non convenzionali implementate dalla BCE, in riferimento sia alle modalità di attuazione che al loro effetto reale, mentre sul versante d’oltreoceano tutti gli occhi sono puntati al meeting del FOMC della settimana prossima in cui verranno comunicate le decisioni in materia di tassi di interesse e di Quantitative Easing. Per quello che riguarda il primo fronte due appaiono i temi caldi: in primo luogo l’ipotesi che la BCE possa acquistare corporate bond tra dicembre e i primi mesi del 2015, che andrebbero ad affiancarsi agli acquisti di covered bond intrapresi proprio questa settimana ma delle quali non si conoscono i dettagli tecnici. In secondo luogo vi sarebbero indiscrezioni circa il fatto che 11 banche dell’Eurozona potrebbero non passare gli stress test, all’indomani dell’entrata in vigore del meccanismo di vigilanza bancaria presso la BCE. L’euro si è nuovamente deprezzato, mentre le Borse europee non hanno di fatto prezzato queste notizie. Sul fronte americano abbiamo invece assistito alla pubblicazione dell’inflazione che su base mensile ha fatto registrare un incremento dello 0,1%, con il dato annuale fermo all’1,7% il che non fa altro che aumentare le aspettative circa un non interventismo sui tassi di interesse da parte della Fed che comunque dovrebbe procedere con il tapering e quindi con la fine del QE3. A tal proposito, la Bank of England ha confermato a 375 miliardi il suo programma di acquisto titoli, mentre in seno al MPC permane la posizione maggioritaria circa un non ritocco del tasso di interesse (7 a 2 i membri del Board favorevoli). Tutto ciò a conferma del sentiment ribassista sulla sterlina permane, sentiment che invece resta fondamentalmente rialzista sul dollaro americano come si evince dal FXCM Dollar Index che ha ben superato la resistenza sopra 11.010 punti con i primi potenziali target individuabili a 11.055. Difficile invece rilevare una qualche correlazione con i movimenti dell’azionario che invece ha ripiegato sulle importanti resistenze tecniche e del quale quindi dovremo monitorare i primi significativi supporti tecnici.

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EUR/USD

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Il grafico giornaliero ha mostrato la validità dell’ampia area di resistenza compresa tra 1,2770 e 1,2840, area dalla quale sono ripartite le vendite che si sono articolate con sedute giornaliere a medio range e chiusure vicino ai minimi ancora segnalatrici di un presente sentiment ribassista sul cambio. Lo stesso grafico daily mostra peraltro il completamento di un pattern di divergenza inversa ribassista tra prezzo ed oscillatore stocastico che quindi pone i prossimi sviluppi in direzione 1,2580 in primo luogo. Tale target diviene verosimile al cedimento di area 1,2630, previ possibili ritracciamenti in area media mobile esponenziale a 21 periodi su grafico orario, che ben ha iniziato a fungere da resistenza dinamica. Possibile perciò un test di area 1,2655 prima di assistere alle discese finora descritte. Da superare la confluenza tra livello statico e pivot daily a 1,2680 per pensare a nuovi posizionamenti long con rapporto rischio/rendimento inizialmente limitato visto il primo obiettivo a 1,2710. 1,2740 il livello successivo. Scenario rialzista comunque ad ora secondario.

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